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Libia: Parlamento, sì a ripresa negoziato con Onu

Giovedì in Marocco. Gentiloni, bene ripresa dialogo

Mezzi di sicurezza a Tripoli

Redazione Ansa

(ANSAmed) - Il Parlamento libico, costretto a riunirsi a Tobruk, ha dato luce verde alla ripresa del negoziato sotto l'egida dell'Onu. Lo afferma l'agenzia di Stato Lana, precisando che il prossimo round dei colloqui è previsto giovedì in Marocco. Nel confermare la notizia, la Missione di supporto dell'Onu per la Libia in una nota riferisce che le parti si sono accordate affinchè i colloqui si concentrino su tre questioni: "formazione di un governo di unità nazionale", "ritiro scaglionato di tutti i gruppi armati" dalle città e "completamento del processo di stesura della costituzione con scadenze chiare". Tra l'altro, l'inviato speciale delle Nazioni Unite in Libia, Bernardino Leon, riferirà domani al Consiglio di Sicurezza Onu sugli ultimi sviluppi della situazione nel Paese nordafricano.

"L'attesa ripresa in Marocco nei prossimi giorni del processo di dialogo politico intra-libico facilitato dalle Nazioni Unite deve portare al più presto alla formazione di un Governo di Unità Nazionale in grado di stabilizzare il Paese, far partire la ricostruzione e contrastare la crescente infiltrazione di gruppi terroristi affiliati a Daesh", cioè all'Isis. E' il commento del ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Paolo Gentiloni. La ripresa del negoziato, "spianerà la strada al più che necessario accordo politico per un governo di unità nazionale" e "dovrà avere successo per fermare la caduta libera del Paese", ha commentato da parte sua, il capo della diplomazia Ue, Federica Mogherini, sottolineando che "la Ue continua a sostenere gli sforzi" del rappresentante Onu Bernardino Leon, e che il prossimo informale esteri a Riga sarà l'occasione per i 28 per "concordare passi concreti" di sostegno al Governo di unità nazionale.

Mogherini ricorda di essere "in constante contatto" con Leon ed avverte che "la crisi in Libia è la più pericolosa tra quelle in corso nel vicinato meridionale della Ue" e "corre il reale rischio di peggiorare, con drammatiche conseguenze per tutta l'Europa".
"Il dialogo politico facilitato dalle Nazioni Unite deve avere successo per fermare la caduta libera del paese alla quale stiamo assistendo e per riempire il vuoto istituzionale che si è creato lasciando terreno fertile ai gruppi terroristici come l'Isis".
Tutti i 28 paesi Ue "hanno dimostrato la volontà di risolvere la crisi" ed "ora più che mai dobbiamo fare la nostra parte"m conclude Mogherini, annunciando che la situazione in Libia "sarà ancora una volta il primo punto" nell'agenda dell'informale esteri di venerdì e sabato prossimi. "La Ue è pronta a dare pena assistenza al Governo di unità nazionale in Libia nella comune lotta contro l'Isis". (ANSAmed).

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