(ANSAmed) - ATENE, 26 FEB - Al termine di una maratona
dibattimentale durata 12 ore, i deputati del partito greco
Syriza (sinistra radicale) al governo sembrano essersi
ricompattati dietro al loro leader, il premier Alexis Tsipras,
approvando a maggioranza il modo in cui, insieme con il ministro
delle Finanze Yanis Varufakis, ha gestito i negoziati con i
partner europei per ottenere dall'Eurogruppo una proroga di
quattro mesi per il salvataggio del Paese. Ma venti di fronda
spirano piuttosto forti all'interno del partito e non promettono
niente di buono per la coesione della sinistra greca dopo la
storica vittoria elettorale dello scorso 25 gennaio.
Secondo fonti vicine ai vertici del partito, infatti, la
riunione del gruppo parlamentare di Syriza convocata da Tsipras
per informare i suoi deputati circa i dettagli dei negoziati
condotti dal governo di Atene con i partner europei, è stata
segnata da gravi disaccordi emersi fra i presenti al dibattito.
A dar subito voce al diffuso malcontento all'interno di
Syriza (che - va ricordato - anche se oggi è un partito resta
pur sempre una coalizione di variegati fronti della sinistra
greca) sono stati il ministro della Produzione, Ricostruzione,
Ambiente ed Energia Panayotis Lafazanis e la presidente della
Camera, Zoe Konstantopoulou. I due esponenti della cosiddetta
"piattaforma di sinistra" del partito hanno messo in questione
la lista delle riforme proposte da Varoufakis, sostenendo che in
molti punti esse sono, in sostanza, un'estensione del
pre-esistente Memorandum d'intesa. Questa, per inciso, è la
stessa accusa mossa a Varufakis da Nea Dimokratia, oggi maggiore
partito dell'opposizione, secondo cui la lista delle riforme
proposte all'Eurogruppo dal ministro delle Finanze "è una copia
esatta del Memorandum" portato avanti dal governo dell'ex
premier Antonis Samaras.
Quando Tsipras ha chiesto ai suoi di votare a favore o meno
dell'accordo concluso dal suo governo, secondo alcune fonti solo
20 deputati (su 149) avrebbero votato contro. Altre fonti hanno
invece riferito che i "no" sono stati quasi il doppio, ben 35.
Secondo vari analisti, il vero 'mal di pancia' di Tsipras è
dovuto ai voti di Lafazanis ("astenuto") e di Konstantopoulou
("contraria"). La presidente della Camera e il deputato Dimitris
Mitropoulos hanno inoltre espresso "grave preoccupazione" che il
nuovo accordo arrechi altri pesanti obblighi per la Grecia.
A sintetizzare la confusione che regna sulla questione
dell'accordo Grecia-Eurogruppo è stato il deputato Stathis
Leoutsakos secondo il quale alcune delle proposte inserite nella
lista di Varoufakis, nella loro formulazione, assomigliano agli
antichi oracoli che "i creditori possono interpretare come
vogliono". Anche Ioanna Gaitanis ed Eleni Psareas hanno votato
"no" all'intesa con i creditori internazionali e, insieme con
Lafazanis, si sono dette contrarie a presentare la proposta di
accordo in Parlamento per la ratifica come invece chiede da
giorni l'opposizione. Su tale questione il governo non si è
ancora espresso ed una decisione in proposito è attesa nei
prossimi giorni. (ANSAmed).
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Grecia: Syriza verso sostegno Tsipras, ma i dissidi restano
L'accordo con Eurogruppo duramente criticato da vari deputati