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Hamas: non siamo terroristi, difendiamo la Palestina

Movimento palestinese respinge decisione corte speciale egiziana

Membri delle forze di sicurezza di Hamas durante la cerimonia per la fine dei corsi

Redazione Ansa

(di Remigio Benni) (ANSAmed) - IL CAIRO, 2 FEB - ''Non siamo terroristi come ci hanno definito'', ''i nostri uomini sono dediti alla difesa della Palestina'', e bollandoli come terroristi, l'Egitto ''fa solo un regalo all'occupazione israeliana''. In questi termini un portavoce di Hamas ha respinto la decisione di un tribunale egiziano che ieri ha dichiarato fuorilegge gli uomini del braccio armato della stessa organizzazione, le Brigate Ezzedin al Qassam. La decisione, presa dalla Corte speciale del Cairo per gli affari urgenti, e' arrivata a poche ore da pesanti attacchi contro personale della sicurezza egiziana nel nord del Sinai, durante i quali sono stati uccisi 30 soldati ed agenti di polizia. Le Brigate al Qassam sarebbero state accusate anche di aver provocato altri 33 morti tra le forze di sicurezza in attacchi avvenuti in ottobre sempre sul Sinai. In molte occasioni le uccisioni e gli attentati compiuti sulla penisola, ma anche in altre aree dell'Egitto, sono state rivendicate da aderenti al gruppo islamista Ansar Beit el Maqdis (I partigiani di Gerusalemme) che recentemente si sono dichiarati affiliati all'Isis (Daish in arabo). La decisione della Corte per gli affari urgenti - secondo la quale ora l'obiettivo del movimento palestinese sarebbe la destabilizzazione della sicurezza nel paese delle Piramidi - segna una svolta decisa nei rapporti tra Egitto e Hamas, gruppo politico palestinese considerato una filiazione dei Fratelli Musulmani, anch'essi dichiarati terroristi in Egitto da dicembre 2013, dopo le intense proteste per la deposizione da parte dei militari del presidente loro espressione Mohamed Morsi. Rapporti meno tesi tra il governo egiziano ed i palestinesi avevano consentito una mediazione del Cairo che aveva portato alla firma di un cessate il fuoco tra Israele e Hamas, firmato il 26 agosto 2014, dopo 51 giorni di combattimenti. Alla decisione della Corte egiziana è seguita una dichiarazione secondo la quale Hamas rifiuterà ulteriori mediazioni dell'Egitto negli affari interni palestinesi, che e' stata poi smentita. La vicenda ''non pregiudicherà le relazioni tra Hamas e l'Egitto'', ha detto un dirigente del movimento, Sallah al Bardawil. ''Noi distinguiamo tra il popolo egiziano, che ci sostiene, e il regime politico del Cairo, che può cambiare di volta in volta''. (ANSA). YBB/ S0B QBXB

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