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Lista araba unita, probabile protagonista voto Israele

Aspira quarto posto alla Knesset. "Siamo Campo Democratico"

La Knesset a Gerusalemme

Redazione Ansa

(di Aldo Baquis) (ANSAmed) - TEL AVIV, 30 GEN - All'indomani delle elezioni del 17 marzo alla Knesset ci sarà un nuovo protagonista: col nome provvisorio di Lista Araba Unificata, il nuovo partito, secondo tre sondaggi divulgati, potrebbe diventare il quarto in ordine di grandezza, con 12 seggi sui 120 di si compone il parlamento israeliano. Meglio farebbero solo il Likud; la coalizione di centro-sinistra denominata Campo Sionista; e i nazionalisti di Focolare ebraico.

"Se il Likud guida il Campo dei Nazionalisti, se Yitzhak Herzog e Tzipi Livni si definiscono il Campo Sionista, noi saremo in Parlamento il Campo Democratico", ha preannunciato il leader della nuova lista, Ayman Odeh, al settimanale comunista Zo Ha-Derekh. "La nostra formazione - ha aggiunto - rappresenta un punto di svolta nella politica israeliana". Tradizionalmente, il voto dell'elettorato arabo si suddivideva fra tre liste separate: una di ispirazione marxista (Hadash); una nazionalista laica, spiccatamente palestinese (Balad); e una più vicina al movimento islamico, ma aperta anche alla società civile (Ra'am-Taal). Nella legislatura uscente deputati della destra nazionalista sono riusciti ad approvare un emendamento che ha elevato la soglia di ingresso al parlamento a un minimo di 4 seggi. Ripresentandosi in ordine sparso, quelle liste rischiavano di non superare l'ostacolo e di causare così una forte emorragia di voti arabi.

L'unificazione fra forze così eterogenee è stata dolorosa e travagliata. Nel partito comunista (dove resta rilevante la presenza di militanti ebrei) la fusione in una lista elettorale sotto una "etichetta araba" ha incontrato opposizioni, sia alla forma che al contenuto. "La lotta contro il razzismo e le discriminazioni non deve essere condotta solo dagli arabi israeliani", osserva il deputato comunista ebreo Dov Henin.

Malgrado le perplessità, sarà uno dei candidati anche nella Lista araba unificata. "Cercheremo di dar vita a una vasta alleanza democratica, arabo-ebraica", ha promesso.

Con l'annuncio della costituzione della Lista araba unificata, Haaretz ha compiuto uno strappo alle proprie regole e ha pubblicato un commento in arabo. Nel testo si esortano gli elettori arabi a sostenerla in modo compatto. Dovrebbero prendere ad esempio - ha aggiunto - i coloni ebrei in Cisgiordania e gli ebrei ortodossi, che votano massicciamente i rispettivi partiti, ricavandone successi concreti. Ma nell'articolo - è stato notato - mancava un concetto importante: un appello esplicito a Herzog e alla Livni a includere la nuova Lista araba se dovessero riuscire a formare un esecutivo dopo il voto.

Finora sembra invece che, come avvenuto nei passati governi laburisti, il Campo Sionista assegni alla Lista araba solo un ruolo di puntello esterno contro la destra. Anche così un successo del nuovo partito avrebbe ripercussioni significative per gli arabi israeliani: se non alla guida di ministeri, almeno nella assegnazione delle commissioni parlamentari.

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