(ANSAmed) - NEW YORK, 23 GEN - Il re e' morto, viva il re.
L'Arabia Saudita ha annunciato la scomparsa del suo sovrano
Abdullah e a stretto giro anche l'ascesa al trono del suo
successore, il principe ereditario Salman Abdul Aziz al Saud,
suo fratellastro e come lui uno dei tanti figli del fondatore
del regno, Abdul Aziz al Saud, che porta il suo nome. Il
principe Salman e' anziano, ha quasi 80 anni, ma ha ottimi
rapporti e contatti con le tante tribu' del Paese e decenni di
esperienza di governo, essendo stato sin dai primi anni '60
governatore della regione di Riad, la capitale, che sotto la sua
guida e' divenuta una metropoli, con decine di grattacieli e
dove vivono quattro dei circa venti milioni di abitanti
dell'Arabia Saudita. Ha fama di avere buone capacita'
diplomatiche, ma anche di saper usare le maniere forti. Ad
esempio viene ricordato il fatto che nel 2011 ha ordinato
un'azione contro i mendicati di Riad, facendo deportare quelli
stranieri e costringendo quelli sauditi a seguire un corso di
riabilitazione organizzato dal ministero degli affari sociali.
Proprio dal 2011 e' stato inoltre ministro della difesa e ha
svolto un ruolo chiave nell'adesione del suo Paese alla
coalizione internazionale anti-Isis guidata dagli Usa, con i
caccia sauditi che bombardano postazioni jihadiste in Siria.
La sua salute desta qualche preoccupazione, avendo avuto un
ictus che gli ha lasciato qualche problema di mobilita' al
braccio sinistro. Tuttavia, dovrebbe essere in grado di
garantire una transizione senza scossoni. E' considerato un
conservatore, ma anche un mediatore. Gia' nel 2007, dunque ben
prima che nel 2012 venisse nominato principe ereditario, un memo
dell'ambasciata Usa a Riad affermava che la grande famiglia
reale, che conta circa 5.000 principi, lo considera come "un
punto di riferimento" per la soluzione di dispute interne. Un
elemento molto importante, per un principe che si accinge a
prendere in mano le leve del potere assoluto in un Paese che
dispone del 20 per cento delle riserve mondiali di petrolio, che
ha al suo interno i luoghi piu' sacri dell'Islam e che dovra'
inevitabilmente concedere delle riforme politiche, per
consentire ad uno dei Paesi piu' tradizionalisti al mondo di
poter far fronte a sfide internazionali e regionali sempre piu'
complesse.(ANSAmed).
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Arabia Saudita: Salman, nuovo re ad 80 anni
Un conservatore con capacita' di mediatore