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Grecia verso voto: Tsipras-Samaras, duello si surriscalda

Premier, noi con i filo-Ue. Syriza, dateci maggioranza assoluta

Redazione Ansa

(ANSAmed) - ATENE, 16 GEN - A nove giorni dalle elezioni politiche in Grecia, non accenna a diminuire la tensione tra i partiti e i loro leader mentre prosegue e si intensifica in tutto il Paese la campagna elettorale con manifestazioni e comizi. Ieri sera il leader di Nea Dimokratia, il premier Antonis Samaras, parlando nel quartiere popolare ateniese di Peristeri, si è detto disposto dopo le elezioni a collaborare con tutte le forze filo-europee. "Nel caso in cui il mio partito vincesse le elezioni - ha detto Samaras - io cercherò la collaborazione di altre forze filo-europee. Di fronte a me però - ha aggiunto - si trova un partito, Syriza, che pochi giorni fa ha chiesto di collaborare con il Partito Comunista di Grecia e con Antarsya, due partiti che sono contro l'Unione europea". Da parte sua, Evanghelos Venizelos, vice premier e leader del Pasok - il partito socialista che insieme con Nea Dimokratia sostiene l'attuale governo - parlando a Iraklion (Creta) ha detto che il suo partito potrebbe collaborare con Syriza solo sulla base di un accordo per una "strategia nazionale". "Siamo disposti a collaborare con Syriza - ha detto il vice premier - ma non con il suo programma. Non possiamo dare il nostro consenso ad un programma pericoloso e senza sbocco". Alexis Tsipras, il leader di Syriza, parlando a Rodi, ha da parte sua chiesto agli elettori di dare al suo partito una maggioranza tale da consentirgli di formare un governo monocolore per poter attuare il suo programma. "Ci aspettano giorni di duro lavoro. Lo sappiamo e lo vogliamo - ha detto Tsipras -. Abbiamo la volontà, il coraggio e la determinazione di dare battaglia per un grande cambiamento progressista e di vincerla" ha affermato dicendosi convinto che Syriza risulterà il vincitore alle elezioni. "Una vittoria - ha concluso - che segnerà la fine delle politiche di austerità, l'allontanamento della troika dalla Grecia e che caccerà via anche il sistema politico corrotto che ha distrutto il Paese".

Rimane frattanto alto anche il grado di confusione fra gli stessi candidati. Emblematico quanto avvenuto a Rachil Makri, una candidata di Syriza a Kozani (Grecia del Nord), la quale parlando alla locale stazione TV Flash, ha detto che sarebbe una cosa inaudita che la Banca Centrale europea (Bce) smettesse di fornire liquidità alla Grecia. "In questo caso - ha affermato Makri - la Banca Centrale della Grecia stamperebbe da sola gli euro e ne potremmo stampare sino a 100 miliardi. Questa è la posizione ufficiale di Syriza - ha aggiunto - ed è prevista dagli accordi dell'Eurozona". Ovviamente le sue affermazioni hanno provocato oltre che la dura reazione di Nea Dimokratia anche quella di Tsipras e di tutto il suo partito. (ANSAmed).

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