(ANSAmed) - GINEVRA/RAMALLAH, 17 DIC - I rappresentanti di
126 Stati hanno adottato oggi a Ginevra una dichiarazione in
dieci punti che rammenta il diritto internazionale umanitario
applicabile nei Territori palestinesi occupati da Israele,
compresa Gerusalemme Est: lo annuncia un comunicato reso noto
dalla Svizzera, paese che ha organizzato la Conferenza in
qualità di Stato depositario delle Convenzioni di Ginevra.
Israele e Stati Uniti non hanno partecipato alla Conferenza.
Il ministero degli esteri israeliano ha oggi definito la
Conferenza è "un esercizio politico senza alcun fondamento nelle
Convenzioni di Ginevra", ed il cui effetto sarà quello di
"inviare al presidente Abu Mazen il messaggio che azioni
unilaterali sono preferibili a diretti negoziati con Israele".
Per il ministero degli esteri palestinese "la partecipazione
della vasta maggioranza degli Stati è la riaffermazione
dell'importanza di far applicare la legge internazionale e della
centralità della questione palestinese ad essa legata".
"L'impunità di Israele - aggiunge - danneggia gli
inalienabili diritti del popolo palestinese, la legge
internazionale e i diritti umani". La Conferenza - conclude -
non è tuttavia "la fine, ma l'inizio di un aumento della
mobilitazione internazionale: la Palestina continuerà a lavorare
con tutti gli stati membri per adottare meccanismi che traducano
le posizioni espresse in atti". (ANSAmed).
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Mo: convenzione Ginevra, monito di 126 Stati a Israele
Per Israele 'senza fondamento'. Plauso da governo palestinese