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Emirati:conferenza mondiale interreligiosa contro estremismi

Abbozzato piano in dieci punti da avviare in tre anni

La moschea Sheikh Zayed, Eau

Redazione Ansa

(Di Alessandra Antonelli) (ANSAmed) - DUBAI, 15 DIC - Un piano in dieci punti da attivare in tre anni per combattere gli estremisti nati dalle distorsioni dei testi sacri: hanno lavorato a questo obiettivo, rappresentanti ed intellettuali di spicco di fedi diverse durante la prima conferenza interreligiosa mondiale dedicata alla violenza dei fondamentalismi che si e' svolta ad Abu Dhabi.

"E' una lotta per i cuori e per le menti in molte parti del mondo," ha dichiarato William Vendly, segretario generale di Religioni per la pace, con 90 paesi membri la coalizione interreligiosa piu' grande al mondo, promotrice, insieme al Forum per la promozione della pace nei paesi musulmani, della due giorni di lavori.

Una lotta che passa per gli insegnamenti religiosi quanto per gli interventi dei governi, hanno convenuto i relatori.

"Gli estremismi sono nutriti dalle distorsioni della Sharia (la legge coranica) ed e' compito dei teologi guidare i fedeli alla loro corretta comprensione," ha sostenuto Shaikh bin Bayyah presidente del Forum per la pace nelle societa' musulmane.

Gli ha fatto eco il cardinale nigeriano John Onayekan che ha invece sottolineato la necessita' di rivedere le interpretazioni dei testi sacri e di ri-contestualizzarle nell'attualita' quotidiana dei fedeli a cui si rivolge, perche' siano adeguatamente recepite.

"Nel caso sorgano dubbi nella lettura di questioni coraniche, l'interpretazione," ha puntualizzato l'ayatollah Damad, direttore degli studi islamici all'Accademia delle Scienze dell'Iran, deve sempre guardare al principio fondamentale da cui scaturisce, ovvero a quello della pace." Se a livello umano e spirituale le parole ricorrenti sono state conoscenza, adeguati insegnamenti, tolleranza, a livello politico la chiave alla lotta agli estremismi e' nascosta nelle piaghe e nelle pieghe economiche dei paesi.

"I giovani hanno bisogno di lavoro e di speranza. Gli estremismi nascono dalla poverta' e dalle economie stagnanti, " ha detto il segretario pontificio per il dialogo inter-religioso Ayuso Guixot.

Nel documento finale l'appello e' dunque rivolto anche ai governi perche' si impegnino nella riduzione della poverta' e nel rafforzamento di istituzioni capaci di rispondere alle esigenze delle popolazioni e di preservare la dignita' di ogni individuo.

Il piano di azione concordato, intanto, prevede la creazione di un team internazionale di risposta agli estremismi, formazione di leader locali e nazionali nel combatterli, lancio di una campagna di sensibilizzazione su grande scale, assistenza umanitaria alle popolazione a rischio indottrinamento e avvio di diversi programmi civili e mediatici di de-radicalizzazione.

Agli sforzi sono stai invitate a partecipare le comunita' religiose e civili e l'Onu, gia' sostenitrice finanziaria delle due associazioni che hanno organizzato la conferenza.(ANSAmed).

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