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NextMed: da Enpi a Eni,Sardegna ancora guida cooperazione Ue

Pigliaru, ridurre divario sviluppo con pari dignità tra partner

Redazione Ansa

(ANSAmed) - ROMA, 11 DIC - "Per aiutare il nostro sviluppo e quello di altri Paesi abbiamo bisogno di investire sul capitale umano, sull'istruzione e lo scambio di conoscenze e tecnologie. Inoltre abbiamo bisogno di qualita' istituzionale, ad esempio nella gestione dei rifiuti o dell'acqua, e di mercati aperti."Lo ha sottolineato Francesco Pigliaru, presidente della Regione autonoma della Sardegna, nell'ambito della conferenza stampa di presentazione del convegno "NextMed - Da ENPI a ENI: una nuova fase della cooperazione transfrontaliera nel Mediterraneo", organizzato per domani nell'ambito del semestre italiano di Presidenza italiana del Consiglio dell'Unione europea.


La Sardegna, gia' Autorita' di gestione del Programma ENPI CBC (Cross-Border Cooperation) - Bacino del Mediterraneo per il periodo 2007-2013, continuera' a svolgere questo ruolo anche nella fase successiva, con l'ENI CBC Med Programme 2014-2020. "La Sardegna, per la sua posizione naturale, e' una perfetta piattaforma logistica per un dialogo tra le due sponde del Mediterraneo - ha osservato- Pigliaru -. E' un luogo di eccellenza per la cooperazione e la progettualita'". Il programma europeo di cooperazione transfrontaliera ENPI CBC MED, che coinvolge 7 paesi membri dell'Ue e 7 paesi partner della sponda sud del Mediterraneo (Cipro, Egitto, Francia, Grecia, Israele, Italia, Giordania, Libano, Malta, Palestinese, Portogallo, Spagna e Tunisia), ha costituito una piattaforma di cooperazione tra attori locali, amministrazioni pubbliche, universita', organizzazioni della societa' civile e settore privato, per progetti in settori chiave come la crescita socio-economica, il dialogo culturale, il turismo sostenibile, le sfide ambientali e lo sviluppo del capitale umano.

Un programma, ha sottolineato il presidente della Sardegna, caratterizzato da un presupposto di "pari dignità" tra i partecipanti. "Non si tratta di un progetto europeo che si rivolge dall'alto dalla sponda sud del Mediterraneo - ha spiegato - ma viene gestito cooperativamente da tutti", e questo garantisce una "maggiore senso di appartenenza" da parte dei partner del sud. E l'obiettivo non è quello di "coooperare su cose molto concrete - ha aggiunto -: si possono costruire cose molto utili, aiutare piccole imprese a produrre meglio, si può migliorare l'istruzione e aiutare chi governa a governare meglio", mettendo le "buone pratiche" di alcune realtà "a disposizione di altre parti nel mediterraneo". "Ridurre il divario tra le due sponde del Mediterraneo e' il punto fondamentale cui l'Europa dovrebbe dare attenzione - ha concluso Pigliaru -. ENPI ha lavorato su questo punto per stimolare la progettualita' e la cooperazione, perche' la cooperazione serve a far crescere la fiducia e niente si fa in assenza di fiducia". (ANSAmed).

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