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Tunisia: toni accesi nella sfida per il ballottaggio

Ennhadha ribadisce 'neutralità', ma suoi voti saranno decisivi

Lo scrutinio dei voti in Tunisia

Redazione Ansa

Toni accesi nei primi giorni di campagna elettorale per il ballottaggio presidenziale in Tunisia, dove si sfidano l'anziano leader del partito laico Nidaa Tounes, forza di maggioranza relativa, Béji Caid Essebsi, e l'attuale Presidente della Repubblica "provvisorio", Moncef Marzouki, sostenuto dagli islamici.

E proprio il voto dei filo-islamici vicini al partito Ennadha sarà uno dei fattori decisivi per la vittoria finale.

La campagna è infatti caratterizzata da scambi di accuse e frasi contro l'avversario più che da discussioni sui programmi e i contenuti, con il rischio di spaccare il Paese in due. Essebsi, ad esempio, accusa gli estremisti islamici di essere dietro il voto a Marzouki e Marzouki accusa il suo avversario di non essere democratico e di rappresentare l'"ancien regime". Prova a smorzare i toni la direzione del partito Ennhadha, che in un comunicato rende noto di considerare "lo svolgimento del secondo turno per le presidenziali come una nuova opportunità per consacrare la cultura democratica e lo spirito della concorrenza nella vita politica nazionale". Felicitandosi con i due candidati passati al secondo turno Ennhadha richiama le due campagne elettorali e tutti i cittadini ad adottare discorsi concilianti, lontani da ogni provocazione, denigrazione e accuse all'avversario, concludendo con il mettere in guardia da discorsi d'incitazione all'odio e alla divisione dei tunisini fondati su considerazioni di appartenenza intellettuale politica e regionale.

Il leader di Ennhadha, Rached Ghannouchi, in un messaggio indirizzato a simpatizzanti e membri, ma anche a tutti i tunisini sulla sua pagina facebook richiama ancora una volta gli aderenti al partito a conformarsi alla decisione della direzione del partito di "privilegiare una perfetta neutralità" nei confronti dei differenti candidati, precisando che al fine di appianare le tensioni Ennhahda non ha voluto indicare un candidato ribadendo ancora una volta non abbiamo nostri candidati e lasciamo i nostri aderenti scegliere chi vogliano votare. Il voto di quest'area politica, indicano gli osservatori, sarà decisivo per la vittoria finale, visto il modesto scarto al primo turno tra Marzouki ed Essebsi.

Oggi ultimo giorno per la ricezione di eventuali ricorsi al tribunale amministrativo, poi verrà finalmente decisa la data del ballottaggio. (ANSAmed).

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