(ANSAmed) - ROMA, 27 NOV - Si svolgerà domani a Roma la
conferenza ministeriale di lancio della 'EU-Horn of Africa
Migration Route Initiative' (Processo di Khartoum), momento
qualificante della Presidenza italiana del Consiglio dell'Unione
Europea.
Presieduta dai Ministri degli Esteri, Paolo Gentiloni, e
dell'Interno, Angelino Alfano, la Conferenza si chiuderà con
l'adozione di una Dichiarazione politica. All'evento partecipano
28 stati membri dell'Unione Europea ed Egitto, Eritrea, Etiopia,
Gibuti, Kenya, Libia, Somalia, Sudan, Sud Sudan, Tunisia, cioè i
paesi africani da dove originano o transitano la maggior parte
dei flussi migratori che arrivano in Europa via mare.
Il Processo di Khartoum nasce simbolicamente nel momento in
cui l'operazione europea Triton succede a Mare Nostrum,
l'operazione umanitaria italiana iniziata dopo la tragedia di
Lampedusa dell'ottobre 2013 e che ha salvato almeno 100mila vite
umane. Obiettivo del Processo è una più efficace gestione dei
flussi migratori attraverso la promozione di progetti concreti
di rafforzamento delle capacità istituzionali dei paesi di
origine e transito dei flussi. Altro obiettivo del Processo di
Khartoum è quello di svolgere un ruolo di stabilizzazione
regionale.
L'iniziativa si concentra inizialmente sulla lotta al
traffico di esseri umani e successivamente si propone di
affrontare le cause strutturali alla base del fenomeno, anche
attraverso progetti di cooperazione da finanziare con fondi UE e
con la collaborazione dell'Organizzazione internazionale per la
Migrazione (OIM) e dell'UNHCR. (ANSAmed).
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Immigrazione: domani a Roma conferenza su processo Khartoum
Coinvolti Paesi Ue e Tunisia, Libia, Egitto per gestione flussi