(ANSAmed) - RAMALLAH, 25 NOV - "Mina alla base la soluzione
dei due Stati e la pace" la nuova legge in fase di elaborazione
nel governo di Benyamin Netanyahu che qualifica Israele come
"Stato nazionale del popolo ebraico". Lo afferma il Comitato
centrale dell'Olp in un comunicato diffuso dall'agenzia di
stampa ufficiale palestinese Wafa. Quella legge "significa la
abolizione degli accordi di riconoscimento reciproco fra Israele
e Olp del 1993".
Una volta approvata dalla Knesset (parlamento) quella legge -
secondo il Comitato centrale dell'Olp - "legalizzerebbe il
razzismo e la discriminazione in tutti gli aspetti della vita;
sarebbe una prosecuzione dei progetti di Benyamin Netanyahu di
trasformare Israele in un Paese basato sul razzismo... e sulla
esclusione degli altri", ossia i non ebrei. Secondo l'Olp quella
legge e' inoltre incompatibile con il cosiddetto "Diritto del
ritorno" per i palestinesi costretti alla diaspora in seguito al
conflitto del 1948. Il documento dell'Olp fa anche un
riferimento polemico ad una serie di punizioni ordinate da
Israele contro le famiglie di attentatori palestinesi, fra cui
la demolizione di case e la privazione di benefici della
previdenza sociale. Il documento condanna infine l'estensione di
una parte delle leggi sociali israeliane alla colonie ebraiche
in Cisgiordania.(ANSAmed).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Mo: Israele stato Nazione ebraica; Olp: minaccia pace
Legge con nuova definizione mina la soluzione dei due Stati