(ANSAmed) - ROMA, 30 OTT - Altissima tensione a Gerusalemme
dove il governo israeliano ha chiuso oggi in modo totale la
spianata delle Moschee, con un provvedimento mai adottato dai
tempi delle Seconda Intifada del 2000. Domani il terzo luogo più
sacro per i musulmani sarà riaperto, seppur con limitazioni, al
culto e alla preghiera. La serrata della spianata era stata
definita dal presidente dell'Anp, Abu Mazen "un atto di guerra".
Dopo settimane di scontri tra polizia israeliana e
palestinesi che contestano l'annuncio di nuovi mille
insediamenti nella parte est, araba, della città santa, e i
piani ricorrenti di dividere la spianata delle moschee in una
area per musulmani e in un'altra per ebrei, ieri la situazione
si è ulteriormente aggravata con il ferimento, in tarda serata,
del rabbino Yehuda Glick, dirigente del gruppo nazionalista dei
'Fedeli del Monte del Tempio'.
Glick era reduce da un dibattito sulle rivendicazioni
ebraiche riguardo al Monte del Tempio, il termine con cui viene
chiamata dai rabbini ultraortodossi la Spianata delle Moschee,
quando è stato ferito gravemente , a colpi di arma da fuoco, da
un uomo in motocicletta. Poche ore dopo, un'unità speciale
della polizia israeliana ha fatto irruzione in un'abitazione di
Gerusalemme est, alla caccia del responsabile. Il palestinese,
Muataz Hijazi, "ha opposto resistenza alla cattura e gli agenti
sono stati costretti a sparare", ha riferito la radio militare.
Poco dopo sono scoppiati nuovo incidenti incidenti: l'agenzia
di stampa palestinese Maan sostiene che Hijazi e' morto
dissanguato dopo essere stato lasciato a lungo sul terreno.
Giovani che volevano prestargli soccorso sono stati dispersi
dalla polizia con proiettili di gomma.
L'uomo era un militante della Jihad islamica che risiedeva
nel rione palestinese di Abu Tor, a Gerusalemme est. Nella sua
abitazione, ha riferito la radio militare, e' stata trovata
un'arma; la polizia, ha aggiunto, e' persuasa che sia stata
utilizzata nell'attacco a Glick.
Il ministro della sicurezza interna Yitzhak Aharonovic ha
chiesto rinforzi per la polizia di Gerusalemme. Oltre a proteste
palestinesi per la chiusura della Spianata delle Moschee si
temono anche atti di ritorsione di ultra' ebrei di destra per
l'attacco al rabbino.
Per Netanyahu, dietro le violenze a Gerusalemme est ''c'e'
una ondata di incitamento da parte di elementi islamici radicali
e del presidente dell'Anp Abu Mazen che ha dichiarato che
occorre impedire con tutti i mezzi agli ebrei di entrare nel
Monte del Tempio".
Motivo di preoccupazione per il governo israeliano non sono
solo le crescenti tensioni interne con i palestinesi, ma anche
il quadro internazionale. Dopo lo scambio di insulti con gli
Stati Uniti sui nuovi insediamenti, oggi il governo Netanyahu ha
subito un altro smacco diplomatico. Infatti, come già
preannunciato a inizio mese, la Svezia ha riconosciuto
formalmente lo Stato della Palestina. L'ambasciatore israeliano
aStoccolma è stato richiamato in patria, mentre il ministro
israeliano degli esteri Avigdor Lieberman ironizzava che ''La
Svezia dovrebbe comprendere che la situazione in Medio Oriente
e' molto piu' complessa che non i mobili dell'Ikea''.
Tuttavia su Israele, tutta la comunità internazionale preme
perchè rinunci ai piani esansionisti su Gerusalemme Est. E' una
decisione "illegale" che "solleverebbe nuovi dubbi
sull'effettiva intenzione del Governo israeliano" sulla
soluzione a due Stati, ha dichiarato - tra gli altri - il
ministro degli Esteri Federica Mogherini. (ANSAmed).
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Gerusalemme, ferito rabbino, chiusa spianata moschee
Riaprirà domani.Anp è atto guerra. Svezia riconosce Palestina