(ANSAmed) - ROMA, 24 OTT - "I destini di milioni di persone
si giocano su questo specchio d'acqua condiviso: mi sembra
allora essenziale che le assemblee parlamentari dei paesi
mediterranei dialoghino fra loro per trovare soluzioni comuni in
grado di assicurare a tutti un quadro di stabilità, di pace e di
sviluppo". E' quanto ha sottolineato la presidente della Camera
Laura Boldrini aprendo la riunione della Commissione per la
promozione della qualità della vita, gli scambi umani e la
cultura dell'Assemblea parlamentare dell'Unione per il
Mediterraneo. "Si attraversa questo mare per fare affari, per
cercare nuove opportunità di lavoro, per studiare o - come
purtroppo oggi accade in forme drammatiche - per sfuggire a
guerre e persecuzioni. Non si può pretendere di tagliare questa
realtà in due: da un lato, cogliere le straordinarie opportunità
di sviluppo e arricchimento reciproco offerte da questo
intreccio di relazioni, e, dall'altro, semplicemente rifiutarsi
di assumere le nostre responsabilità di fronte alla situazioni
di crisi o di vera e propria emergenza umanitaria", ha spiegato
Boldrini nel suo indirizzo di saluto.
"Con questo spirito, lo scorso 3 ottobre mi sono recata a
Lampedusa insieme ad una delegazione del Bureau dell'Assemblea
parlamentare dell'Unione per il Mediterraneo", ha spiegato la
presidente della Camera sottolineando come "la commemorazione
della strage di migranti avvenuta in quel mare un anno prima non
è stata solo un momento, pur toccante, di ricordo delle tante
vittime innocenti del naufragio. E' stata anche l'occasione per
riaffermare con forza l'impegno di tutti i paesi dell'Unione per
il Mediterraneo a considerare l'accoglienza di chi sfugge da
conflitti o persecuzioni non come una questione che interessa
solo gli Stati di partenza o di approdo dei migranti, ma un
ambito ben più vasto, ad iniziare dall'Unione europea". "Molto
rimane da fare per realizzare su questo piano gli ambiziosi
obiettivi dell'Unione per il Mediterraneo. Per fortuna, vi sono
settori che hanno messo a segno progressi molto più
consistenti", ha osservato Boldrini citando il programma Erasmus
e non dimenticando "il ruolo svolto da enti locali, università,
organizzazioni non governative, organismi economici e sociali,
reti imprenditoriali e sindacali che - negli ultimi quindici
anni - hanno contribuito a tessere una fitta rete di relazioni
tra le due sponde mediterranee, che ha oltrepassato la sfera dei
rapporti intergovernativi" a partire dalla Fondazione Anna
Lindh, il cui rapporto annuale viene presentato nell'ambito
dell'incontro. E, conclude Boldrini, "sono certa che questa
nuova generazione 'euromediterranea' avrà la capacità di
guardare con maggiore coraggio e da una prospettiva più ampia ai
tanti problemi che oggi ci paiono quasi irrisolvibili".
(ANSAmed).
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Immigrazione: Boldrini, essenziale anche dialogo Parlamenti
Non rifiutare responsabilità di fronte a emergenza umanitarie