(ANSAmed) - TEL AVIV, 21 OTT - Si moltiplicano in Israele le
indiscrezioni - riportate dai media - sul fatto che il premier
Benyamin Netanyahu intenda andare entro maggio a nuove elezioni
per cambiare la maggioranza del suo governo, inserendo i partiti
religiosi. Secondo la Radio Militare, il premier avrebbe anche
convocato per domani i leader dell'attuale maggioranza. La
scintilla della possibile crisi, oltre il bilancio statale, la
decisione del premier di non appoggiare una legge dei partiti di
centro che facilita le conversioni, avversata dai rabbini.
La proposta di legge e' stata presentata dal ministro della
Giustizia e leader di centro Tizpi Livni: se venisse approvata,
abolirebbe in pratica il monopolio del rabbinato centrale
ortodosso sulla validità delle conversioni. In un quadro
politico in movimento, segnato anche dai contrasti sulla legge
di bilancio da approvare entro dicembre, secondo una fonte
politica del Likud (lo stesso partito di Netanyahu) citata da
Ynet, "ci sono tutti i segni che il premier si stia preparando
alle elezioni". A giudizio della stessa fonte Netanyahu avrebbe
deciso di avviare da subito le primarie del partito, nonostante
l'opposizione dei suo stessi compagni di schieramento. Dopo la
probabile investitura - per la quale non sembrano esserci rivali
- Netanyahu andrebbe cosi' al voto per il cambio di maggioranza.
Non piu' i partiti centristi di Livni e Yair Lapid, bensi'
quelli religiosi ortodossi. Resterebbero invece "Focolare
ebraico" formazione di destra religiosa, vicina ai coloni,
guidata da Naftali Bennett e Avigdor Lieberman alla guida dei
nazionalisti di destra.(ANSAmed).
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Israele: Netanyahu per nuovo voto e governo con religiosi
Media, cambio maggioranza nelle intenzioni del premier