(ANSAmed) - GINEVRA, 19 SET - No all'impunità dei trafficanti
di esseri umani che avrebbero deliberatamente affondato una
barca causando la morte di 300-500 rifugiati e migranti nel
Mediterraneo la scorsa settimana. Lo afferma il neo-Alto
Commissario Onu per i diritti umani Zeid Ra'ad Al Hussein
esortando l'Egitto, altri Paesi del Nord Africa e Stati europei,
tra cui l'Italia, a compiere uno sforzo concertato per
assicurare alla giustizia tali trafficanti.
"Se i resoconti dei superstiti sono veri - e sembrano fin
troppo credibili - siamo di fronte a un omicidio di massa nel
Mediterraneo", denuncia Zeid in un comunicato reso noto oggi a
Ginevra. L'Alto Commissario esorta le autorità greche, maltesi e
italiane in particolare a condividere le informazioni
sull'identità dei contrabbandieri con le autorità egiziane, le
quali - si auspica - dovrebbero avviare immediatamente
un'indagine completa e approfondita. Per Zeid, "l'atto spietato
di speronare deliberatamente una barca piena di centinaia di
persone inermi è un crimine che non puo' restare impunito".
Secondo il racconto di due palestinesi sopravvissuti al
naufragio avvenuto la scorsa settimana a 300 miglia al largo di
Malta, i dispersi sarebbero circa 500 e a causare l'incidente
sarebbero stati gli stessi trafficanti, che - da una seconda
imbarcazione - avrebbero di proposito fatto colare a picco il
barcone con a bordo i migranti, con i quali era nato un violento
scontro.(ANSAmed).
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Immigrazione: Onu, no impunità "omicidio massa" Mediterraneo
Appello a Paesi interessati, fra cui Italia, "indagate insieme"