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Libia: scintille con diplomazia turca su Parlamento a Tobruk

Ministro accusa di interferenze Ankara, vicina a Fratellanza

Redazione Ansa

(ANSAmed) - ROMA, 2 SET - Scintille tra la diplomazia turca e quella del governo libico, dopo che il presidente turco Erdogan avrebbe detto, citato da alcuni media, di non ritenere accettabile che il parlamento libico si riunisse non a Tripoli, ma a Tobruk: una città dell'est dove l'assemblea nata dalle elezioni di giugno ha la protezione delle forze del generale in pensione Haftar e della sua Operazione Dignità, che si contrappone agli islamisti al potere a Bengasi ed a quelli dell'Operazione Alba, che negli ultimi giorni hanno infine preso il controllo della capitale.

La polemica, di cui riferisce il Libya Herald, si inserisce in un clima già teso per la diffusa opinione in Libia che il governo turco sostenga, insieme al Qatar, i Fratelli musulmani libici, molti dei quali si recherebbero spesso in quel Paese.

Una circostanza che assume ulteriore rilevanza, nel quadro delle alleanze interne al mondo arabo, alla luce dei raid aerei contro le milizie islamiste attribuite all'Egitto ed agli Emirati Arabi Uniti, notoriamente nemici giurati della Fratellanza.

Il ministro degli Esteri del governo libico si è detto ieri sorpreso - riferisce il Libya Herald - da quello che percepiva come un'"interferenza" negli affari interni libici. E ha ricordato che la legittimità del Parlamento di Tobruk era stata riconosciuta dalla stessa Turchia, oltre dall'Onu, dalla Ue, dalla Lega Araba, dall'Unione Africana e dal Consiglio di cooperazione del Golfo.

Il portavoce del ministero degli esteri turco, da parte sua, ha respinto le critiche ad Erdogan affermandone la sincerità dei sentimenti nei confronti dei "fratelli libici". Nei giorni scorsi le autorità degli Emirati hanno arrestato almeno 30 libici, precisa ancora il Libya Herald, con l'accusa di legami con i Fratelli Musulmani e l'Operazione Alba.

(ANSAmed).

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