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Emirati: sceicco Khalifa firma severa legge anti-terrorismo

Prevista pena di morte, sanzioni fino a 20 milioni di euro

Redazione Ansa

(di Alessandra Antonelli) (ANSAmed) - DUBAI, 21 AGO - La definizione di terrorismo, assume connotati nuovi e ben precisi nella nuova legge antiterrorismo varata dagli Emirati Arabi Uniti (Eau), legge gia' giudicata "la piu' dura negli ultimi 40 anni". Ovvero, dalla nascita stessa degli Eau.

Paese ricco e stabile, con opposizione sottovoce e messa a tacere attraverso arresti e processi anche di attivisti e simpatizzanti di Al-Qaida, dei Fratelli Musulmani o di organizzazioni ad esse affiliate, gli Eau tratteggiano il profilo delle azioni considerate terroristiche, delle sanzioni a loro associate - pena capitale inclusa - e dei percorsi di riabilitazione.

Un presa di coscienza ed una messa a punto di strategia che affiancano quella adottata da un'altra monarchia petrolifera della regione, l'Arabia Saudita, e che va nella direzione di una piu' vigorosa cooperazione tra i paesi del Golfo che, di concerto, stanno definendo trattati di sicurezza regionale.

Oltre ad azioni piu' convenzionali quali i dirottamenti, la presa di ostaggi, gli attentati alle forze di sicurezza, i reati della nuova legge prevedono la violazione di sedi diplomatiche, l'impedimento al normale svolgimento delle attivita' parlamentari, ministeriali, governative o la forzatura ad uno svolgimento improprio, minare la costituzione, l'uso di armi biologiche o chimiche, attacchi al capo di stato o a membri della sua famiglia, formare o dirigere organizzazioni con scopi terroristici.

La sanzioni per i terroristi riconosciuti tali arriveranno fino a 20 milioni di euro di multa e alla pena capitale.

La pena di morte e' gia' prevista dal codice penale emiratino per omicidio, stupro, traffico di droga, rapina a mano armata e apostasia, ma la storia del paese ha finora registrato pochissime condanne capitali e rarissime esecuzioni.

L'Arabia Saudita ha passato in febbraio una simile legge che, definendo terrorismo "atti di disturbo della quiete pubblica, diffamare la reputazione dello stato o minacciare l'unita' del Regno", di fatto, hanno sottolineato gli attivisti per i diritti umani sauditi e internazionali, permette di perseguire come terrorista chiunque chieda riforme, sveli casi di corruzione o solleciti cambiamenti nel governo. Il mese scorso la nuova normativa saudita ha colpito uno dei piu' noti avvocati ed attivisti per i diritti sauditi, Walid Abu al-Khair, condannato a 15 anni di reclusione per aver "incitato organizzazioni internazionali contro il governo".

Gli Eau, che nel corso degli anni hanno ratificato 13 trattati internazionali sul terrorismo, istituiranno inoltre dei centri di consulenza ai quali saranno riferiti i condannati per terrorismo. Qui potranno avvalersi di consulenze religiose e psicologiche secondo le linee di un programma che tende ad arginare le minacce di punti di vista estremisti. (ANSAmed).

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