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Forum Euro-Mediterraneo: semestre italiano opportunità

Ultima sessione a Roma della conferenza su cooperazione

Redazione Ansa

(ANSAmed) - ROMA, 26 GIU - Dialogo tra le religioni, educazione e lavoro, il ruolo delle donne: questi i principali temi della sessione finale del forum Euro-Mediterraneo tenutasi oggi alla Presidenza del Consiglio dei Ministri a Roma.

"L'iniziativa è nata da una realtà giovane italiana, per confrontarsi sui rapporti e le difficoltà nelle relazioni del Mediterraneo" ha detto Khalid Chaouki, deputato del Partito Democratico. "L'impegno dell'Italia nel semestre europeo sarà quello di spingere sui temi del Mediterraneo e dell'immigrazione. Questa iniziativa porterà contributo complementare a questo impegno. Un nuovo inizio sul quale contiamo molto". Pietro Infante, direttore del forum, ha definito il prossimo semestre europeo un momento di "interesse strategico, una sfida e un'opportunità per le tematiche del Mediterraneo", sottolineando i problemi della corruzione, dei flussi migratori e della disoccupazione nella regione. "L'Europa ha bisogno di dinamismo demografico e nuovi mercati, il sud ha bisogno dell' Europa per affrontare sviluppo". Anche Fathallah Sijilmassi, segretario generale dell'Unione per il Mediterraneo, ha definito il semestre italiano una "buona notizia per raggiungere gli obiettivi dei prossimi anni", ribadendo che "è tempo di agire, capire quali sono priorità e capire cosa ci chiedono i giovani, cosa si aspettano e cosa stiamo facendo. Ho fiducia nella presidenza italiana". Elena Bitonti, direttrice del forum, ha sottolineato l'importanza di "creare una rete" e di potenziare i progetti di formazione. "Sarebbe utile firmare dichiarazione d'intenti che possa supportare giovani e futuro per rafforzare la cooperazione". L'Imam Yahya Pallavicini ha ribadito quanto "il contributo religioso sia importante. I valori sacri non sono staccati dalla realtà. Tutti, ebrei cristiani, musulmani devono salvaguardare la ricchezza del pluralismo". Focus sull'educazione durante la conferenza: per Maria Amata Garito, rettore dell'Università telematica Internazionale, "è impensabile creare rapporti senza avere formazione e competenze". Per quanto riguarda il lavoro, "il mondo non può fare a meno dell'Italia, non dobbiamo deludere le aspettative" ha detto Carlo Capria della Presidenza del Consiglio. "Abbiamo le potenzialità". Nel corso della conferenza è stato anche sottolineato il ruolo importante del turismo e della cultura nell'economia mediterranea.

L'ambasciatore egiziano in Italia ha ricordato che oltre ai temi dell'educazione e del dialogo, va sottolineata "l'importanza del dialogo con l'Italia in questo prossimo semestre anche per combattere l'immigrazione clandestina e il terrorismo" ribadendo con forza che "vanno evitati interventi esterni, politici e militari, per la maggior parte disastrosi".

Stefano Polli, vicedirettore dell'Ansa, media partner del forum, ha parlato di un "Mediterraneo in controtendenza: da storico luogo di scambio e dialogo siamo passati a un rallentamento. Il semestre italiano è una buona speranza, per battersi per una politica estera europea comune soprattutto sul fronte dell'immigrazione e per tornare ai veri valori dell'Europa. Il vertice di oggi a Bruxelles dovrebbe essere un'occasione per parlare di questi temi".

La crescita dell'importanza delle donne nel Mediterraneo, è "un lungo processo che va accompagnato con le idee, ma rispettato nei tempi dei Paesi" ha detto l'ambasciatrice Laura Mirachian. "Continuano purtroppo le discriminazioni, dalle quali alcuni traggono vantaggio". (ANSAmed).

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