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Euromed: manuale per la diversità culturale, lavoro continua

Convention propone modifiche a testo-volano per altre iniziative

Un'immagine di Alessandria d'Egitto

Redazione Ansa

(di Rodolfo Calo') (ANSAmed) - ALESSANDRIA D'EGITTO, 10 GIU - Un manuale non per studenti ma per insegnanti ed educatori che vogliono indirizzare i giovani al rispetto della diversita' culturale e ad essere attivi nella societa'. Un'opera, ancora abbozzata, che nei prossimi mesi subira' modifiche per renderla piu' "profonda" e atta allo scopo. Ma anche un volano di future iniziative come un portale internet e corsi di formazione.

E questo e molto altro e' la bozza di "Manuale di educazione alla cittadinanza interculturale nella regione EuroMediterranea" che oltre 30 specialisti di educazione e formazione culturale selezionati in 24 paesi hanno esaminato per due giorni nella "Terza convenzione educativa di Alessandria d'Egitto", proponendo modifiche e miglioramenti al testo. L'"Handbook on Intercultural Citizenship Education in the EuroMed region" viene redatto da otto esperti al lavoro da due anni su impulso delle due precedenti "Convenzioni di Alessandria", svoltesi sempre nella citta' portuale egiziana, simbolico faro di cultura mediterranea. L'iniziativa e' organizzata dalla Anna Lindh Foundation (Alf), l'istituzione intergovernativa di 42 paesi che riunisce esponenti della societa' civile del Mediterraneo col fine di creare fiducia e comprensione reciproche. Il testo punta a guidare gli educatori nella formazione di giovani attivi nelle loro comunita' (la "cittadinanza") nel rispetto e comprensione delle persone di diversa cultura ("interculturale").

Si tratta di "uno strumento di educazione non-formale", quindi impartita da associazioni e altri enti non-scolastici, il quale pero' "puo' essere usato" da operatori "formali", come quelli della scuola, e' stato sottolineato durante i lavori.

Insomma "uno strumento per qualcuno che e' gia' sensibile alle tematiche e desidera avere strumenti teorici e pratici per formare i giovani, soprattutto", ha notato uno dei coautori, Miquel Essomba, dell'Universita' autonoma di Barcellona. "Gli educatori che vogliono usarlo avranno un ruolo attivo" nell'utilizzazione del manuale, ha spiegato Essomba sottolineando il carattere flessibile della pubblicazione, attesa per il prossimo autunno.

Fonti di ispirazione per gli educatori interessati alla "cittadinanza interculturale" sono le cosiddette "storie di successo" (esempi di formazione che hanno avuto fortuna) e "esercizi" che gli insegnanti posso far eseguire ai propri allievi.

Visti gli ambiziosi obiettivi, la stesura e' complessa: dalla convenzione e' venuta fra l'altro la richiesta di rendere il manuale piu' "user friendly", di piu' agevole uso per gli educatori. Inoltre "abbiamo bisogno di maggiore profondita'" anche al fine di evitare "sterotipi", ad esempio nel fondamentale capitolo sulla "diversita'", e' stato sottolineato.

Per dare un'idea delle difficili scelte cui gli specialisti sono di fronte, e' stato evocato il dilemma se inserire o meno casi specifici di ostacoli alla comprensione reciproca nel Mediterraneo come i passati eccidi o affrontare specificamente la discriminazioni dei rom.

Per rendere il testo piu' fruibile e' stato proposto di arricchirlo con un glossario, infografiche e addirittura fumetti e comunque elementi di "maggiore visibilita'" sebbene l'opera sia destinata agli educatori e non ai ragazzi.

Al netto di quali idee saranno recepite nella stesura finale (comunque sempre suscettibile di modifiche future sulla base delle indicazioni della convention), l' "handbook" sara' integrato in un apposito portale, moltiplicando la sua diffusione rispetto alla versione cartacea. La convention inoltre ha impostato lo svolgimento di corsi sulla "cittadinanza interculturale" basati sul manuale e rivolti sia agli educatori sia ai giovani, ponendo le basi per un'ulteriore diffusione di questo concetto che punta a unire le due sponde del Mediterraneo migliorate dall'impegno dei ragazzi nella societa'. (ANSAmed).

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