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Golfo: è pace dopo crisi appoggio Qatar Fratellanza

In accordo no a attacchi a paesi vicini, più morbida Al Jazeera

A meeting of Gulf Cooperation Council (GCC)

Redazione Ansa

(di Alessandra Antonelli) (ANSAmed) - DUBAI - La crisi tra i paesi del golfo, provocata dall'appoggio qatariota ai Fratelli Musulmani, e' una cosa del passato: e' il primo commento ufficiale del Qatar dopo l'annuncio, la settimana scorsa, di un'intesa raggiunta tra il ricco emirato petrolifero e Arabia Saudita, Bahrein ed Emirati Arabi Uniti (Eau) che avevano ritirato i loro rispettivi ambasciatori da Doha in una mossa senza precedenti tra i paesi membri del Consiglio di Cooperazione del Golfo (Ccg).

"Il comunicato diffuso a Riad il 17 Aprile e' chiaro... per i fratelli del Ccg la crisi e' una cosa del passato," ha dichiarato il ministro degli affari esteri qatariota Khalid Al Attiyah durante una conferenza stampa con il ministro degli esteri del Kuwait, Sabah Khalid Al Sabah, ieri sera .

Il Kuwait si era offerto come mediatore dopo che all'inizio di marzo, Riad, Manama ed Abu Dhabi avevano sospeso le relazioni diplomatiche con Doha.

L'accordo, per ammissione dello stesso Al Attiyah ha "raggiunto un equilibrio per cui nessuna delle parti fa concessioni". Sostanzialmente il nuovo patto si rifa' all'accordo del novembre scorso quando il Qatar si era impegnato a non interferire nella politica interna dei paesi vicini. La violazione di quel primo accordo aveva portato all'inedita crisi di marzo.

L'interferenza faceva riferimento all'appoggio garantito dal Qatar ai Fratelli musulmani che dal suo territorio ed usando le sue capacita' mediatiche, sferravano attacchi verso Arabia Saudita, Emirati e Bahrein dove invece la Fratellanza e' considerata una organizzazione fuori legge - terroristica in Arabia Saudita - e i simpatizzanti attivisti arrestati e condannati.

Oltre ad episodi individuali, toni e contenuti usati dal canale satellitare Al Jazeera avevano fatto definitivamente perdere le staffe alle tre sorelle petrolifere. La spaccatura si era consumata contro lo scenario dell'Egitto, per l'appoggio del Qatar alla presidenza Morsi prima e per quello offerto dagli altri paesi del Ccg al governo post-Morsi, poi.

Rientreranno dunque i toni dell'emittente, emerge ufficiosamente, mentre ai predicatori non sara' permesso criticare o attaccare le politiche degli altri paesi del Ccg. Il personaggio piu' controverso della vicenda, Yusuf Al Qardawi che con i suoi sermoni televisivi aveva incendiato gli animi dei paesi vicini, non lascera' il paese come sembrava in un primo momento.

Ricordando i suoi forti legami con gli emiri, padre e figlio, e che le sue prediche non hanno mai rappresentato il punto di vista del governo, al Qardawi, 88 anni, da 35 in Qatar, ha dichiarato che sara' sepolto nell'emirato. Le sue apparizioni televisive, tuttavia, sono state sospese gia' a marzo. (ANSAmed).

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