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A.Saudita: cambio a vertice intelligence, dubbi su dimissioni

Principe Bandar rimosso per fallimento Siria, tensioni con Usa

Il principe Bandar bin Sultan durante un incontro a Mosca con il presidente russo Vladimir Putin

Redazione Ansa

(Di Alessandra Antonelli) (ANSAmed) - DUBAI - Che il principe Bandar, capo dell'intelligence saudita, abbia chiesto di essere sollevato dall'incarico non convince: la chiave va cercata nei tesi rapporti con Washington per la questione Siria, sostengono stampa ed analisti politici.
Martedi' scorso, il re dell'Arabia Saudita Abdallah bin Abdel Aziz ha accolto la richiesta del principe Bandar Bin Sultan di essere esonerato dalla responsabilita' dell'agenzia dei servizi segreti. Vi era approdato nel 2012, dopo 22 anni da ambasciatore in America e mentre l'esercito di liberazione siriana forzava le truppe governative del presidente Bashar Al Assad ad Aleppo. Ed e' proprio qui, in Siria, che va cercata la via dell'ascesa e della - sospetta - disfatta del principe Bandar, indicano gli esperti regionali.
Il principe contadino, come Bandar ama definirsi per essere cresciuto lontano dai palazzi reali, considerato un falco negli affari di Siria ed Iran, la grande rivale politica regionale dell'Arabia Saudita, ha elargito generoso supporto e finanziamenti alle forze ribelli siriane, compresi i gruppi jihadisti. Una mossa non apprezzata dall'entourage del presidente americano Barak Obama preoccupata del rafforzamento di tali gruppi e delle potenziali, future, minacce sia per gli Usa che per la stessa Arabia Saudita, e peraltro disapprovata anche all'interno delle stesse file dell'opposizione siriana.
Altro fronte di attrito con gli Usa, la decisione del presidente Obama di non procedere con un attacco militare contro il regime di Assad dopo i massacri con armi chimiche ai danni della popolazione.
La spavalda posizione di sfida del principe nell'annunciare una nuova politica in Medio Oriente implicitamente piu' svincolata dagli Usa che aveva accentuato l'isolamento di Riad, ed il mancato obiettivo di portare il presidente siriano Assad alla capitolazione, sarebbero dunque state le scintilla che hanno "bruciato" il mandato di Bandar.
Al di la' della ricchezza di ipotesi e speculazioni, indebolite pero' dal fatto che al suo posto sia stato nominato il suo vice Yusuf Al Idrissi, nomina tuttavia temporanea e che induce quindi ad attendere quella definita per avvalorare o discreditare le ipotesi in circolazione, rimane la versione ufficiale.
Secondo il comunicato riportato dall'Agenzia di stampa governativa Spa ad inizio settimana, il principe Bandar e' stato sollevato su sua richiesta, per ragioni di salute. A 65 anni, con problemi alla schiena per un incidente con un caccia bombardiere nel 1977, il principe vorrebbe riposarsi e scrivere le sue memorie.
(ANSAmed).

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