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Montenegro: ministro, pronti a spingere su investimenti Roma

Luksic, grati a Italia, più vicini a Ue e Nato

Redazione Ansa

(ANSAmed) - ROMA, 16 APR - Il Montenegro è pronto a spingere l'acceleratore nei rapporti bilaterali con l'Italia, in particolare in campo economico. "Siamo impegnati appieno nello sviluppo delle relazioni bilaterali con Roma, anche in campo energetico". Così il ministro degli Esteri montenegrino, Igor Luksic, intervenendo a un incontro organizzato a Roma all'Istituto Affari Internazionali. L'Italia, ha ricordato Luksic - che ieri ha incontrato la titolare della Farnesina, Federica Mogherini, e il ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi - "è il primo investitore nel nostro paese e siamo pronti a rafforzare la nostra cooperazione economica nel quadro degli accordi già esistenti". Questa visita a Roma, ha detto, arriva al momento giusto. "Il primo luglio inizierà la presidenza italiana del semestre europeo che per noi è molto importante. E siamo grati a Roma per quel che ha fatto finora anche per l'intera regione".

Il Montenegro, ha proseguito Luksic, ha fatto molti passi avanti nell'ambito dei negoziati di adesione con l'Ue. "Per questo speriamo verosimilmente di poter entrare in Europa nella prossima decade". Il processo di adesione all'Unione europea corre parallelo a quello dell'ingresso di Podgorica nella Nato.

"Il nostro ingresso nell'Alleanza atlantica - ha sottolineato - può facilitare il nostro avvicinamento all'Europa. Si tratta di valori simili". A giugno, in vista del vertice Nato che si terrà successivamente in Galles, "si decideranno molte cose e l'allargamento sarà forse uno dei temi affrontati allora".

Oltre a dover raggiungere un livello di interoperabilità delle proprie forze armate e partecipare alle missioni di pace così come anche incrementare il fronte della sicurezza, Podgorica ha bisogno del sostegno della sua opinione pubblica.

In molti, infatti, sono ancora contrari all'ingresso del Paese nella Nato. "Il consenso sta aumentando", ha rimarcato Luksic.

"Solo a novembre i sondaggi davano il 28% della popolazione a favore. Oggi siamo attorno al 46%. Ma vogliamo essere sicuri che i cittadini siano consapevoli dell'importanza di entrare a far parte dell'alleanza in termini di sicurezza e stabilità per la nostra regione".(ANSAmed).

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