(di Francesco Cerri)
(ANSAmed) - ANKARA, 3 APR - La Turchia torna a cinguettare
liberamente dopo che il governo del premier Recep Tayyip Erdogan
ha deciso oggi di obbedire alla Corte costituzionale, che ieri
aveva dichiarato illegittimo e lesivo delle libertà fondamentali
il blocco della rete sociale imposto due settimane fa.
L'autorità governativa delle telecomunicazioni Tib ha tolto
questo pomeriggio Twitter dalla lista dei siti vietati in
Turchia, facendolo uscire dalla clandestinità nella quale erano
entrati da due settimane i 12 milioni di utenti turchi. Il bando
era stato imposto nella notte fra il 20 e il 21 marzo, poche ore
dopo che Erdogan aveva annunciato lo "sradicamento" di Twitter
in un comizio per le amministrative del 30 marzo. Da settimane
il premier era bersagliato da rivelazioni compromettenti e
accuse di corruzione sulle reti sociali. Sei giorni dopo veniva
bloccato anche Youtube.
La censura cosi imposta dal 'sultano' di Ankara aveva
provocato una tempesta di critiche da tutto il mondo.
L'opposizione aveva denunciato la 'deriva autoritaria' del
premier, ma anche il capo dello stato Abdullah Gul, cofondatore
con Erdogan del partito islamico Akp al potere dal 2002, si era
dissociato.
Il traffico turco sulle due reti sociali in realtà non si è
mai interrotto. Gli internauti hanno trovato subito canali
alternativi, in particolare grazie ai Vpn, per accedere comunque
alle due reti sociali nonostante la pressione sempre maggiore
del governo, che fra l'altro ha anche dirottato i server Dns di
Google usati per superare il blocco. Una settimana fa la corte
amministrativa di Ankara ha ordinato la sospensione del bando di
Twitter. Ma la sentenza fino ad oggi era rimasta inapplicata.
Ieri è intervenuta la Corte costituzionale, che ha dichiarato
illegittimo il bando, ordinando l'immediato ripristino
dell'accesso a Twitter. Dopo 24 ore di esitazioni, Erdogan ha
finalmente dato il via libera. Il presidente dell'ordine degli
avvocati Metin Feyzioglu questa mattina aveva avvertito che ogni
ritardo costituiva "una violazione flagrante della legge" anche
per Erdogan, più volte restio in passato ad obbedire alle
sentenze dei tribunali. Il presidente Gul era di nuovo
intervenuto per chiedere il rispetto della sentenza della
Consulta: "L'interdizione di Twitter e YouTube - aveva ammonito
- deve essere tolta".
Per Twitter ora è cosa fatta. Youtube rimane bloccato.
'@TekrarHosgeldinTwitter' (@BentornatoTwitter in turco) è subito
diventato Trending Topic mondiale. "Ho provata tanta gioia
quanto per l'apertura del primo McDonald turco", ha cinquettato
il presentatore Tv Yunus Gunce. Ma dopo la manomissione dei Dns
di Google, dirottati su server turchi, c'è chi non si fida. "Non
sappiamo se il collegamento con Twitter è avvelenato o meno",
avverte un altro tweet.
Intanto Erdogan, nonostante le accuse di corruzione, gli
scandali e le 'leggi liberticide', ha vinto le amministrative di
domenica con il 45% dei voti contro il 28% al principale partito
di opposizione il Chp. Forte della inaspettata, netta, vittoria
si prepara ora, secondo la stampa turca, alla conquista della
poltrona di Gul alle presidenziali previste il 10 agosto.
(ANSAmed).
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Turchia: Twitter esce da clandestinita', revocato il bando
Erdogan si piega a sentenza Alta Corte, ma resta blocco YouTube