(ANSA) - IL CAIRO, 10 MAG - "Scopo di una banca non è solo
quello di generare profitti, ma anche quello di avere un impatto
sociale che favorisca l'inclusione delle fasce emarginate della
società": è questo lo spirito con cui il Ceo e managing director
della Alexbank, una delle più grandi banche in Egitto e parte
del gruppo Intesa Sanpaolo, Dante Campioni, ha siglato al Cairo
un accordo con la Fondazione della Fratellanza Umana, ong no
profit e interreligiosa, per fornire pasti gratuiti a 1.500
famiglie in difficoltà, affiancando il ministero egiziano per la
Solidarietà, principale sponsor dell'impresa.
L'intesa firmata con il presidente della Fondazione, mons.
Yoannis Lahzi Gaid, già segretario personale di Papa Francesco,
fa riferimento ad un progetto di più ampio respiro che ha già
visto la realizzazione di altre attività inclusive, tra cui
l'inaugurazione del primo ristorante della catena Fratello (dove
chi può paga da mangiare a chi non può attraverso un originale
meccanismo di solidarietà) e di un ultramoderno rifugio modello
per ragazzi senza famiglia, inaugurato la scorsa settimana nella
Nuova capitale del Cairo con un messaggio di papa Francesco,
chiamata 'Oasi della Carità'.
Entrambe le iniziative, e probabilmente anche quelle in
programma tra cui la realizzazione di un ospedale e di un
ambulatorio pediatrico mobile, beneficiano della collaborazione
con Alexbank, uno dei pochi istituti ad esercitare non solo
sponsorizzazioni di solidarietà ma anche a svolgere direttamente
attività di microcredito con ottimi risultati in aree disagiate.
Il ristorante Fratello è stata la prima delle iniziative
della Fondazione a vedere la luce nel marzo scorso. Nell'intento
di dare concretezza ai principi del documento sulla Fraternità
umana firmato da papa Francesco e dall'imam di Al Azhar Ahmed
El-Tayeb nel 2019, il progetto permette a circa cinquemila
famiglie disagiate di poter consumare uno o due pasti al mese al
ristorante e di essere in qualche modo 'attenzionate' dai
servizi sociali senza per questo dover sacrificare la loro
dignità. Siedono infatti a fianco di turisti e altri avventori
paganti, saldando regolarmente il conto con carte prepagate loro
assegnate grazie al contributo sostanziale del ministero
egiziano della Solidarietà, in parte di Alexbank e di privati
donatori. L'iniziativa finisce poi per essere autofinanziata, in
quanto l'attività tradizionale del ristorante, che offre pasti
sani e bilanciati confezionati con materie prime di qualità
controllata, genera comunque entrate come ogni normale
esercente.
I beneficiari dell'iniziativa sono, al momento, famiglie
residenti nei paraggi del ristorante (che appena possibile
genererà proprio 'cloni' in varie zone della città e del Paese
con sacche consistenti di emarginazione), con un reddito
inferiore alle 300 sterline egiziane e con almeno 4 figli. A
contattarle è direttamente la Fondazione, che provvederà a
fornire pasti a domicilio alle persone malate o
nell'impossibilità di muoversi per qualunque motivo. "Tuttavia
uno degli scopi dell'iniziativa - spiega mons. Gaid - è far
uscire queste persone dalla marginalità consentendo loro di
interagire con altre realtà", stimolare la creazione di una rete
di auto e mutuo aiuto valorizzando anche il contributo di tante
realtà già esistenti in Egitto, da enti benefici a scuole per
ragazzi in situazioni di disagio.
Fondamentale anche l'aspetto interreligioso - sottolinea
mons. Gaid -, volto a rafforzare l'attuale modello di convivenza
che vede oggi in Egitto realtà musulmane e cristiane copte
condividere spazi e tempi di spiritualità, spesso legate al cibo
e alla convivialità, come avvenuto durante il Ramadan o la
recente Pasqua copta. Alla firma dell'intesa con Alexbank,
avvenuta all'interno del ristorante Fratello nel quartiere
cairota di Maadi, era presente anche l'imam Sheikh Mazhar
Shaheen, predicatore della moschea Omar Makram, che ha
sottolineato come "da piccoli gesti nascono i grandi
cambiamenti", plaudendo all'attività della Fondazione e di tutti
i suoi donatori e sostenitori. Presente anche una rappresentante
del ministero della Solidarietà egiziano, principale
finanziatore del progetto Fratello, oltre al console d'Italia al
Cairo, Federico Novellino, donatori e associazioni attive sul
territorio. (ANSA).
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Egitto, Alexbank si unisce a iniziativa per poveri al ristorante
Fornirà pasti 'e dignità' a famiglie indigenti