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In Tunisia il sindacato Ugtt in piazza per il Primo maggio

Taboubi ha criticato il governo per decisioni unilaterali

Redazione Ansa

TUNISI - Più di 2.500 aderenti al potente sindacato tunisino Ugtt hanno manifestato nel centro di Tunisi, in occasione della festa del primo maggio, in difesa del "dialogo sociale e dei diritti sindacali". "Lavoro, libertà, dignità nazionale", hanno scandito gli attivisti, riuniti prima nel cortile della sede storica, completamente rinnovata, prima di marciare sull'arteria principale della capitale, Avenue Bourguiba. Secondo la polizia erano circa 2.500, secondo gli organizzatori almeno 3.500. Sfoggiando bandiere tunisine e spesso palestinesi, e cartelli per "chiedere dialogo sociale e diritti sindacali", "parità di retribuzione per uguale lavoro" o denunciare "prezzi troppo alti" in un Paese afflitto da un'inflazione annua dell'8% il corteo è arrivato sino in centro.

"Il 1° maggio è un'occasione per rivendicare il diritto di organizzazione, un maggiore potere d'acquisto e le libertà che oggi vengono violate", ha detto una manifestante. All'inizio di marzo, l'Ugtt aveva già radunato migliaia di persone a Tunisi per protestare contro il deterioramento della situazione socioeconomica, con una crescita bloccata allo 0,4% nel 2023 e un tasso di disoccupazione tornato ad aumentare (16,4% alla fine del 2023). Il segretario generale dell'Ugtt, Noureddine Taboubi, ha criticato l'attuale governo per la mancanza di ascolto e di decisioni unilaterali. "L'Ugtt è una forza e il rifiuto di rispondere alle legittime richieste dei suoi lavoratori li spingerà ad agire", ha affermato, citando le richieste per un aumento del salario minimo e un aumento delle piccole pensioni.

Il sindacato, che conta almeno 750.000 membri, partecipò nel 2013/2014 al "Dialogo nazionale" per stabilizzare la giovane democrazia tunisina, fattore che gli valse , insieme ad altri componenti della società civile, il Premio Nobel per la pace nel 2015. Taboubi ha anche criticato il perseguimento e la detenzione di diversi leader sindacali negli ultimi mesi e ha chiesto una "pulizia del clima sociale" prima delle elezioni presidenziali previste per l'autunno. "L'importante non è la data delle elezioni, ma la creazione di un'atmosfera favorevole per garantire una concorrenza leale", ha affermato. 

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