(ANSAmed) - TUNISI, 26 APR - La Compagnia tunisina
dell'Elettricità e del Gas (Steg) investirà circa 266 milioni di
euro per completare il progetto di interconnessione elettrica
Italia-Tunisia, Elmed. Lo ha annunciato il direttore generale
dell'elettricità e delle energie rinnovabili del ministero
tunisino dell'Industria, delle Miniere e dell'Energia, Belhassan
Chiboub, sottolineando che questo investimento, che riguarda la
parte tunisina, prevede la posa di un cavo elettrico sottomarino
di 100 km per un costo di 125 mln di euro e la costruzione di
una centrale elettrica nella regione di Mlaabi a Menzel Temime
(governatorato di Nabeul), per un costo di 141 mln di euro.
Chiboub, illustrando il progetto al Parlamento, ha aggiunto
che Steg mobiliterà ulteriori investimenti per un valore di 120
mln di dollari per rafforzare la rete elettrica nazionale, che
sarà collegata al progetto Elmed, in particolare per il
rafforzamento della linea di trasmissione centrale tra il nord e
il sud, con l'obiettivo di esportare l'energia elettrica
generata da fonti rinnovabili nel sud e trasmetterla nel
nord-est della Tunisia.
A tal fine verranno costruite linee aeree ad alta tensione da
Skhira a Kondar (197 km) e da Bouficha a Sousse (6,5 km), nonché
stazioni convenzionali e sottostazioni elettriche in queste
regioni.
Chiboub ha affermato che il costo totale del progetto Elmed è
stimato a quasi 840 milioni di euro, di cui 307 milioni di euro
saranno forniti dall'Unione Europea (Ue) sotto forma di
sovvenzioni e quasi 533 milioni di euro divisi equamente da Steg
e Terna, la società di rete elettrica italiana. Il progetto
consiste in un cavo elettrico sottomarino di interconnessione
tra la stazione di Partanna in Sicilia e quella di Mlaabi, della
lunghezza totale di circa 220 chilometri (di cui circa 200 km di
cavo sottomarino) e della capacità di 600 megawatt (MW).
Il cavo sarà di proprietà di Steg e Terna, le società che
gestiscono le reti elettriche dei due Paesi. Gli studi
preliminari di Elmed sono stati condotti nel periodo 2021-2023,
finanziati in parte da una sovvenzione/prestito della Banca
Mondiale (Bm) e in parte dall'autofinanziamento. Sono stati
firmati due accordi di finanziamento con la Bm (per la stazione
Menzel Temime) e con il Green Climate Fund (Gcf). Il progetto
sarà finanziato anche da prestiti di istituti di credito
europei, come la Banca europea per la ricostruzione e lo
sviluppo (Bers), la Banca europea per gli investimenti (Bei) e
la Banca tedesca per la ricostruzione e lo sviluppo (Kfw).
(ANSAmed).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Steg investe nel progetto di rete elettrica tra Italia e Tunisia
Fondi di 266 milioni di euro per completarlo