BEIRUT - In diverse regioni del Libano è scattata la 'caccia al siriano' dopo che non meglio precisati "criminali provenienti dalla Siria" sono stati accusati dalle autorità di Beirut di aver ucciso un politico cristiano, Pascal Sleiman, membro nel Monte Libano del partito dell'ultradestra suprematista cristiano-maronita delle Forze libanesi.
Da più di un decennio il Libano è stato la metà della fuga di più di un milione di siriani scappati dalle violenze in corso nel loro martoriato paese dal 2011 e dalla peggiore crisi finanziaria, acuita dalle sanzioni occidentali, mai registratasi in Siria.
Altri sedicenti "comitati di quartiere" hanno diffuso sui social e nelle strade avvisi "ai siriani"i di "lasciare immediatamente le zone", incluso il quartiere di Ashrafiye, a Beirut, a maggioranza cristiana ma con un'alta percentuale di profughi siriani.
In Libano è caccia al siriano dopo uccisione di un politico cristiano-maronita
Ronde di quartiere e richiesta di espulsioni di massa