(ANSAmed) - BRUXELLES, 11 APR - L'obiettivo del nuovo Patto
sulla migrazione e l'asilo è superare l'approccio nazionale e
stabilire regole e procedure uguali in tutti gli Stati membri
dell'Ue. Ecco le principali novità.
* La procedura di screening prevede che i migranti arrivati
alle frontiere dell'Ue o salvati in mare (operazioni Sar)
vengano identificati entro sette giorni in centri appositi, dove
verranno sottoposti anche a controlli di salute e di sicurezza.
I dati biometrici (volti, impronte digitali) saranno raccolti
nella banca dati Ue Eurodac (gli arrivi Sar saranno registrati
separatamente per scopi statistici). È previsto un meccanismo di
monitoraggio forte e indipendente in ogni Stato membro per
proteggere i diritti fondamentali delle persone sottoposte a
screening.
* La seconda fase prevede un sistema di filtraggio. I
migranti che provengono dai Paesi che hanno una bassa
percentuale di richieste di asilo accolte (il 20%) saranno
incanalati nella nuova Procedura Rapida - in modo che tutti
abbiano comunque la possibilità di avere la protezione
internazionale - e saranno ospitati in Centri di permanenza
speciali senza avere formalmente accesso al territorio
comunitario. La domanda in questo caso dovrà essere evasa entro
tre mesi. Chi non avrà diritto all'asilo dovrà essere
rimpatriato entro altri tre mesi. Dalla procedura saranno
escluse famiglie con bambini (se non ci sarà capacità adeguati
nei centri) e minori non accompagnati (a meno che non pongano un
rischio per la sicurezza). La capacità viene fissata al momento
in 30 mila posti l'anno, in grado dunque di trattare fino a 120
mila persone.
* La Regulation on Asylum Migration Management (Ramm)
introduce il concetto di 'solidarietà obbligatoria' e
s'interseca con le misure speciali per le situazioni di crisi
(dovute a 'influssi massicci, forza maggiore o
strumentalizzazione da parte di attori esterni'). Il Patto
introduce una quota standard di 30mila ricollocamenti l'anno. Ma
gli Stati membri potranno contribuire con misure finanziare (20
mila euro a migrante) o altre misure, come la presa in carico
del rimpatrio di un migrante. In caso di crisi si prevede una
possibile deroga temporanea alle procedure standard di asilo e
la Commissione potrà intervenire per far sì che i Paesi in
questione siano ulteriormente sostenuti.
* Nasce un nuovo paradigma basato su partenariati globali con
i Paesi di origine e di transito verso l'Ue. Questo nuovo
approccio inserisce la migrazione nei partenariati
internazionali per prevenire le partenze irregolari e la perdita
di vite umane, per combattere il traffico di essere umani e
promuovere la migrazione legale verso l'Europa. (ANSAmed).
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Il nuovo patto Ue sui migranti, solidarietà ma controlli rigidi
Regole uniche, procedure rapide e minori protetti: le novità