(ANSAmed) - ROMA, 2 APR - Nel Nord della Striscia di Gaza 1
bambino su 3 sotto i due anni soffre di deperimento, la forma
più grave di malnutrizione: stime che sono raddoppiate rispetto
a gennaio. Lo denuncia Save the Children che comunica come più
di 400 attacchi da ottobre, hanno messo fuori uso 26 dei 36
ospedali di Gaza, limitato l'accesso di medicinali e forniture,
con ricadute letali sull'assistenza sanitaria.
L'Organizzazione in una nota chiede l'attuazione immediata
del cessate il fuoco e l'ingresso nella Striscia di attrezzature
mediche, forniture, operatori e medicinali salvavita per evitare
che altri bambini vengano uccisi dalla malnutrizione e dalle
malattie.
I bambini malnutriti a Gaza - prosegue il comunicato - non
ricevono il cibo e le cure mediche di cui hanno bisogno per
sopravvivere, perché il cibo è bloccato a ogni passo, il sistema
sanitario distrutto e le famiglie riferiscono che i loro figli
soffrono di gravi perdite di peso, debolezza e desquamazione
cutanea.
I 346.000 bambini sotto i cinque anni presenti nella
Striscia sono quelli a più alto rischio di malnutrizione, mentre
la situazione già catastrofica si deteriora rapidamente. Nel
Nord si stima che 1 bambino su 3 sotto i due anni soffra di
deperimento, la forma più grave di malnutrizione, rispetto a 1
bambino su 6 a gennaio, secondo il Global Nutrition Cluster, un
gruppo di organizzazioni umanitarie focalizzate sulla
nutrizione. (ANSAmed).
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Save the Children, a Gaza deperito 1 bimbo su 3 sotto i due anni
La malnutrizione è raddoppiata rispetto a gennaio