(ANSAmed) - LAMPEDUSA, 28 DIC - Un gruppo di 25 tunisini, tra
cui 6 donne e 7 minori, sono stati intercettati dai carabinieri
sugli scogli a Cala Madonna, a Lampedusa, dove erano rimasti
bloccati dopo esser stati lasciati sulla terraferma dallo
scafista che ha poi ripreso il mare con il barchino di ferro
scortato da un gommone che li aveva raggiunti, durante la
traversata, per rifornire la carretta di carburante. A
raccontarlo ai carabinieri sono stati i migranti, che hanno
detto di essere partiti da Mahdia, in Tunisia, e di aver pagato
in media 1.600 euro a testa per il viaggio.
Oltre ai 25 tunisini, fra la notte e l'alba sono giunti a
Lampedusa altri 87 migranti a bordo di due imbarcazioni. Sul
primo barchino, 45 persone originarie di Mali, Guinea, Senegal,
Gambia e Camerun; sul secondo 17 tunisini, tra cui 4 minori.
Entrambi sono stati bloccati dalle motovedette della guardia di
finanza.
Tutti i migranti sono stati portati all'hotspot di contrada
Imbriacola dove stamattina c'erano 886 ospiti, fra cui 96 minori
non accompagnati. Su disposizione della Prefettura di Agrigento,
d'intesa con il Viminale, è in corso il trasferimento di 300
migranti al porto: verranno imbarcati sul traghetto di linea che
giungerà in serata a Porto Empedocle. Già ieri sera altri 300
erano stati trasferiti allo stesso modo. Per il pomeriggio è
invece programmato un volo aereo per Bergamo con 180 migranti.
(ANSAmed).
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Migranti tunisini, scafisti ci hanno lasciati sugli scogli
Due sbarchi a Lampedusa, in 300 lasceranno l'hotspot