(ANSAmed) - RABAT, 7 GIU - I capi di bestiame ci sono e
sono circa 6 milioni quelli già individuati dal Ministero
dell'Agricoltura per essere abbattuti. Ma la Festa del
Sacrificio, prevista per la fine di giugno, è in bilico. Il rito
maggiore del culto musulmano potrebbe essere annullato
quest'anno per colpa dell'inflazione. Così almeno spera la parte
più debole della popolazione che rischia di non avere i soldi
necessari per acquistare il montone da sacrificare. Il prezzo
già alto - in media tra i 2.500-3.000 dhm , cioè tra i 250-300
euro, mentre la paga sindacale di base è di 400 euro -
nonostante la campagna di stato per calmierarlo, è in crescita.
Si stima tra il 15 e il 20% in più. Le famiglie però hanno visto
ridursi il loro potere d'acquisto, in generale. Un calo senza
precedenti dei consumi che ha portato a -0,7% la domanda e una
perdita pari all'1,9% del potere d'acquisto, secondo le stime
dell'Alto commissariato al programma, l'istituto marocchino di
statistiche. Un quadro che a parte l'anno del Covid non si
vedeva da 20 anni. Nella storia del Marocco si contano già tre
precedenti: re Hassan II ha annullato il rito nel 1963, dopo la
grave crisi economica successiva alla guerra di sabbia, nel 1981
per la siccità associata a una difficile situazione economica,
infine nel 1995 fu il ministro delle Dotazioni e degli Affari
Islamici, Abdelkebir El Mdaghri, a leggere un messaggio reale
che diceva che, a causa di una catastrofica stagione agricola,
l'Aid non sarebbe stata celebrata. Eppure abolire la festa
comporta perdite enormi proprio per il mondo rurale. Il
fatturato generato in occasione della festa si stima tra i 12 e
i 15 miliardi di dirham. Una sorta di fondo per gli agricoltori
che vi attingono per preparare la stagione agricola a venire. I
capi di bestiame allevati per l'Aid sono i maschi, difficili da
vendere in altri periodi dell'anno. Inoltre attorno alla Festa
del sacrificio gravita un intero ecosistema che include
macellai, venditori di frigoriferi e piccoli elettrodomestici,
trasporto dei capi di bestiame oltre che i dettaglianti quali
venditori di coltelli, spezie, barbecue e mangimi per
animali.(ANSAmed).
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Marocco: Festa Sacrificio a rischio,pronti 6milioni di ovini
Inflazione e aumento dei prezzi minacciano il rito