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Libano: proteste per rientro salma di 'traditore' da Israele

Ex membro milizia locale filo-israeliana durante guerra civile

Redazione Ansa

(ANSAmed) - BEIRUT, 30 MAG - Decine di persone in Libano si sono opposte al rientro in patria della salma di un ex collaborazionista libanese che negli anni della guerra civile aveva servito in una milizia locale filo-israeliana. Media di Beirut riferiscono che decine di persone si sono radunate nelle ultime ore nella zona di Abde, nel nord del Paese, per impedire il passaggio del convoglio della Croce rossa libanese con a bordo la salma di Munir Shaykh, morto all'età di 85 anni in Israele, dove si era rifugiato nel 2000 quando l'esercito israeliano si era ritirato dal sud del Libano dopo 22 anni di occupazione.

Per tutti gli anni '80 e '90 del secolo scorso, Israele aveva sostenuto e finanziato una milizia libanese, l''Esercito del sud del Libano' (Esl), che operava nel sud del Libano e che era composta per lo più da cristiani ma anche da drusi, musulmani sunniti e sciiti. Uno dei suoi membri, Munir Shaykh, è considerato da più parti in Libano un "traditore", e per questo si è svolta ieri la protesta da parte di decine di persone nella località di Abde, lungo la strada che da Tripoli arriva a Hakur, il villaggio natale di Shaykh.

Israele e Libano rimangono formalmente in stato di belligeranza sin dalla loro nascita come Stati indipendenti più di 70 anni fa.

La salma di Shaykh è entrata in Libano da Israele tramite il valico frontaliero di Capo Naqura grazie alla facilitazione del Comitato internazionale della Croce Rossa e di Unifil, il contingente Onu schierato nel sud del Libano e di cui fanno parte un migliaio di italiani.(ANSAmed).

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