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Libano: a Beirut sequestrato e poi liberato cittadino saudita

In un'operazione dell'esercito nella valle della Bekaa

Redazione Ansa

BEIRUT - Ha suscitato scalpore in Libano la notizia del sequestro, e del successivo rilascio, di un cittadino saudita, rapito nelle ultime ore a Beirut in una zona sotto controllo, di fatto, degli Hezbollah filo-iraniani.

L'Arabia Saudita è tornata di recente a svolgere una influenza politica significativa in Libano.

Media libanesi danno conto degli sforzi dell'esercito libanese, in particolare dei servizi di sicurezza militari, nel condurre "un'operazione speciale" per liberare nella valle orientale della Bekaa, al confine con la Siria, il cittadino saudita Mashari Mutayri, sequestrato ieri mattina vicino all'aeroporto di Beirut mentre si recava al luogo di lavoro.

Mutayri, impiegato presso gli uffici della compagnia di bandiera saudita in Libano, era stato prelevato da sette uomini, alcuni in divisa militare, a bordo di due auto, risultate in seguito rubate. Il suo rilascio è avvenuto nella regione frontaliera libanese di Hermel, nel nord-est del Paese, in una zona controllata da Hezbollah, nota per le scorribande di trafficanti e contrabbandieri.

L'esercito ha riferito di avere arrestato il gruppo di sequestratori, senza però rivelarne le identità.

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