(di Cristiana Missori)
(ANSAmed) - ROMA, 16 MAG - ''Mia madre soffriva nel vedermi
solo. Mi credeva, di volta in volta, pauroso, affetto da turbe
della personalità, omosessuale. Nulla di tutto questo. Ero solo.
Punto. Me n'ero fatto una ragione. Ritengo che non avesse mai
realizzato di essere la prima responsabile di quel fatto''. Nato
a Nizza da genitori algerini, Mourad Chennoun vorrebbe
costruirsi un destino. Il suo peggior incubo: diventare un
vecchio ragazzo obeso con i capelli sale e pepe, nutrito da sua
madre a base di olio di frittura. Per evitare questo, dovrà
emanciparsi da una pesante storia familiare.
E' una storia che accomuna molti giovani di seconda
generazione, quella narrata in 'Un uomo non piange mai' (Il
Sirente, 240 pp., 15 Euro) da Faiza Guène, scrittrice
franco-algerina di grande successo, cresciuta a Pantin, nella
banlieue ''incendiaria'' a nord-est di Parigi, che il 19 maggio
sarà al Salone di Torino.
Insieme alle sorelle, Dounia e Mina, Mourad incarna il
disagio dei ragazzi, dilaniati dall'eterno contrasto tra
tradizioni e modernità.
''La madre di Julie è moderna. Lavora in un ufficio e guida
la macchina!''. ''Stai parlando della madre di Julie o del
padre?''. A battibeccare sono la sorella maggiore, Dounia, e la
madre di Mourad. Studentessa brillante, avvocato e poi assessore
della giunta comunale, alle regole imposte dalla madre, la
primogenita della famiglia Chennoun sceglie la propria libertà,
abbandonando la famiglia.
Per i genitori la ragazza è stata portata sulla cattiva
strada da un'amica del cuore dell'adolescenza: Julie. ''Tutti i
problemi hanno avuto inizio in quel periodo. È stata Julie a
innescare il processo psicologico di 'Cristianizzazione' di mia
sorella'', racconta Mourad, anche lui alle prese con le rigide
regole della casa. Per esempio, quella di non piangere mai.
''Rimasto solo - spiega nel racconto - non volendo che mi
sentissero singhiozzare, avevo affondato il viso nel cuscino.
Sì, mio padre mi aveva inciso definitivamente nel cervello la
frase: un uomo non piange mai''.
Una cronaca sensibile e divertente, che la stessa autrice -
sorta di enfant prodige che a 19 anni pubblica il suo primo
romanzo (Kiffe Kiffe, demain, 2004), tradotto in 26 lingue
(400.000 copie) - presenterà il 19 maggio al Salone di Torino.
(ANSAmed).
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Libri: Un uomo non piange mai, Faiza Guène e il disagio G2
Scrittrice franco-algerina presenta nuovo libro a Salone Torino