Rubriche

"I muri di Tunisi.Segni di Rivolta",transizione dal basso

Luce Lacquaniti traccia originale affresco società tunisina

Redazione Ansa

(ANSAmed) - TUNISI, 27 GEN - Raccontare tramite le foto delle scritte e delle immagini dei muri della capitale la complessa fase di transizione democratica vissuta dalla Tunisia a partire dalla rivoluzione del 2011 fino allo svolgimento delle elezioni del 2014, compresi i suoi momenti difficili e le contraddizioni.

Questa l'idea originale alla base del libro ''I muri di Tunisi. Segni di rivolta'', (edizioni Exorma) di Luce Lacquaniti, laureata in Lingue e civiltà orientali ed esperta di paesi arabi, che in Tunisia ha vissuto personalmente a lungo.

Raccontare le scritte e le immagini dei muri di Tunisi è come assistere ad un dibattito spontaneo e pubblico, prima impensabile, in seno alla società civile tunisina, spiega l'autrice ad ANSAmed, un dibattito che si sviluppa nello spazio più libero che esista, ovvero la strada. Passeggiando per le vie di Tunisi l'autrice riesce a tracciare veri e propri discorsi sulla natura della rivoluzione, sui fatti salienti del periodo, sulle forme della repressione, sul rapporto tra politica e religione, sull'incerta questione femminile, sull'estetica e sui referenti culturali di questi anni. Spiega l'autrice che ''prima del 2011 era raro vedere scritte che non fossero quelle degli ultras, dal 2011 in poi invece, si è assistito a un exploit di questa forma espressiva e anche ad un'occhiata veloce, appare chiaro che il 99% delle frasi scritte sui muri hanno contenuto politico. E siccome il periodo appena conclusosi in Tunisia, dal punto di vista politico, è particolarmente interessante - il cosiddetto periodo di ''transizione'' - ho pensato che queste scritte ne costituissero una documentazione importante. Per me hanno quasi valore storiografico: non raccontano però la storia ufficiale, bensì le reazioni della società civile, giorno dopo giorno, a tutti gli avvenimenti del periodo''. Alla domanda se pensa che il periodo di transizione sia terminato la Lacquaniti risponde che ''per quanto riguarda il libro, comunque, mi è sembrato opportuno circoscrivere il lavoro e mettere un punto in un momento che avesse un suo significato ma il dibattito nel paese in generale è ancora in fieri, e così anche il dibattito sui muri - sui quali, per loro natura, si scrive, si cancella e si riscrive: il mio libro si conclude, infatti, con la foto di una scritta che dice, in maniera provocatoria: ''rivernicia''. In qualche modo l'autrice cerca di restituire il più possibile le voci stesse dei tunisini, che non sono una voce sola, ma che formano un quadro composito e movimentato. Il percorso della cosiddetta transizione ne risulta costellato di dubbi e contraddizioni ed in generale, la situazione non si può ridurre a una lettura univoca o semplificata, così come appare dall'Italia. Lo sguardo dell'autrice, Luce Lacquaniti, sfoglia la grande Avenue Bourguiba e la ville nouvelle, imperioso lascito urbano dei francesi, la medina araba, i quartieri popolari, le disastrate stazioni dei tram di periferia, le sedi sindacali e amministrative, riassemblando in un libro alcune tessere del mosaico tunisino in continua composizione. Il libro si apre con una riflessione di Laura Guazzone, docente di Storia contemporanea dei paesi arabi alla Sapienza di Roma e contiene interventi di Michela Becchis, docente e storica dell'arte e Mohamed Ali Ltaief, artista tunisino. Il libro è arricchito inoltre da testi, video, foto di writer e artisti (Ahl Al-Kahf, Molotov, Zwewla) che, dal 2011 in poi, hanno quotidianamente dato voce e figura alle idee e alle istanze della resistenza.

''I muri di Tunisi. Segni di rivolta'' data la valenza sociale dell'opera ed il suo punto di vista ''dal basso'' è anche un progetto di crowdfunding. http://linkpdb.me/6696 (ANSAmed) Leggi l'articolo completo su ANSA.it