(ANSAmed) - ROMA, 19 MAR - L'agenzia Ice, nell'ambito
dell'attività promozionale dedicata al settore della
meccanizzazione agricola e in collaborazione con FederUnacoma,
organizza per la prima volta una partecipazione collettiva
italiana alla fiera internazionale dell'agricoltura,
dell'allevamento e dell'agroindustria che si terrà ad Algeri dal
20 al 23 maggio (Sipsa Filaha & Agrofood).
L'agricoltura, scrive l'Ice, è il terzo settore economico in
Algeria dopo i servizi e l'industria. Nel 2022, le attività
agricole, zootecniche e ittiche hanno contribuito per circa il
12% al pil del Paese, dopo un incremento costante registrato nel
decennio precedente. Inoltre, il settore primario algerino ha
impiegato circa il 10% della popolazione attiva, corrispondente
a poco più di un milione di persone.
L'agricoltura ha svolto un ruolo sempre più importante negli
ultimi anni, rispondendo alla doppia sfida di diversificare
l'economia (troppo legata agli idrocarburi) e di ridurre la
dipendenza dalle importazioni alimentari.
Sebbene l'Algeria sia il Paese più grande dell'Africa, la
vasta area desertica che ne contraddistingue la morfologia
limita le attività agricole. In termini assoluti, comunque, la
superficie agricola copre circa 41 milioni di ettari,
posizionandosi al nono posto nel continente. Nel 2019, quasi
l'80% del terreno agricolo totale era occupato da prati e
pascoli permanenti, mentre le colture permanenti occupavano il
2,5% dell'area. Gran parte delle terre agricole è dedicata alla
coltivazione di alcuni prodotti chiave, tra cui cereali, olive e
datteri.
Accanto ai limiti indotti dalla natura del terreno e dalle
condizioni climatiche, con forti periodi di siccità, il settore
agricolo soffre di una mancanza di infrastrutture, penalizzate
dalla scarsità degli investimenti, di una bassa meccanizzazione
agricola e di carenze in materia di pratiche colturali.
Il 37% della superficie agricola utilizzata (Sau), è occupata
dai cereali, situati principalmente nel nord dell'Algeria e
costituenti i tre quarti delle colture erbacee. Il frumento duro
domina la produzione (42%), seguito dall'orzo (38%) e dal
frumento tenero (18%), ma su tutto prevale una bassa
produttività (15 quintali per ettaro). Le superfici che offrono
i raccolti non superano il 50% di quelle seminate e, anche se le
rese sono aumentate con l'attuazione di politiche agricole, le
importazioni si rendono ancora essenziali. (ANSAmed).
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Ad Algeri la fiera dell'agricoltura, allevamento e agroindustria
All'evento di maggio, presente anche una collettiva italiana