(di Valentina Maresca)
(ANSAmed) - ROMA, 09 NOV - Il MedFilm Festival continua
domani 10 novembre a Roma la proiezione dei lungometraggi
presenti nel Concorso Ufficiale - Premio Amore & Psiche, con la
serata dedicata al film tunisino Behind the Mountains. La
pellicola sarà proiettata al Cinema Savoy alle 20.30 alla
presenza del regista, Mohamed Ben Attia, e della produttrice,
Dora Bouchoucha, entrambi graditi ritorni per l'appuntamento
capitolino.
"Per me il MedFilm è diventato una tappa fondamentale nella
promozione dei miei lavori", dice il regista ad ANSAmed. "È la
terza volta, infatti, che presento un film a questa
manifestazione, che per me rimane uno dei rari festival davvero
incentrato sul cinema e sulla sua condivisione con un pubblico
curioso e amante dei film. A maggior ragione per il mio ultimo
lavoro, diverso nella forma e anche un po' nel contenuto
rispetto ai miei lungometraggi precedenti, che ha bisogno di
questo tipo di riflettori per raggiungere il suo pubblico", ha
aggiunto, spiegando l'opera presente nella 29esima edizione.
"Dietro le montagne c'è un luogo fittizio, immaginario, dove
tutto può ancora essere reinventato. Viviamo in un'epoca in cui
ho l'impressione che stiamo soffocando sotto i modelli creati da
noi stessi. Il film si interroga su cosa siano diventati la
famiglia e il sistema che regola le nostre vite sempre più
standardizzate. L'utopia è poter credere che esista un mondo in
cui tutto è ancora possibile e in cui è ancora concepibile un
modo di vedere la vita", afferma Ben Attia.
La manifestazione cinematografica più antica di Roma non è
l'unica riconferma per il regista tunisino, che ha parlato del
rapporto speciale con la sua produttrice: "Dora (Bouchoucha,
Premio alla Carriera MedFilm Festival 2018, ndr) è prima di
tutto una cara amica; è con lei che ho iniziato i miei
cortometraggi e realizzato i miei lungometraggi, e sarà
certamente con lei che continuerò a fare film. Non potrei
immaginare di intraprendere l'avventura di produrre un
lungometraggio, che richiede due-tre anni o più dalla scrittura
all'uscita, senza Dora. Con lei e Lina Chaabane abbiamo sempre
lavorato in squadra e ciò che ci ha unito è l'amore per il
cinema e i nostri legami al di fuori di esso".
Per quanto riguarda eventuali modelli ispiratori, "non ho in
mente un regista in particolare perché continuo a guardare molti
film, sia di registi affermati sia di giovani al loro primo
film. Direi, ad esempio, che di recente sono stato molto colpito
da Saint Omer e Feathers (rispettivamente primo lungometraggio
della documentarista francese di origine senegalese Alice Diop e
primo film dell'egiziano Omar El Zohairy, ndr)". Il regista vive
a Tunisi, sua città natale, e attualmente ha "una vaga idea di
sceneggiatura, la sto solo annotando prima di iniziare a
scrivere seriamente". (ANSAmed).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Behind the Mountains di Ben Attia approda al Medfilm Festival
Domani al Cinema Savoy in presenza del regista tunisino