(ANSAmed) - TORINO, 25 MAG - Sono immagini di luoghi della
Siria che non ci sono più, distrutti dalla furia della guerra
iniziata nel 2011 e poi dal terribile sisma del 2023. 'Souvenirs
siriani' è il titolo della mostra curata da Ermanno Tedeschi,
fino al 17 giugno a Teatro Paesana a Torino. Quaranta foto
scattate da Bruno Roberto Castelli - consulente finanziario e
appassionato di viaggi, alla sua prima mostra - che ritraggono
monumenti cristiani e arabi simbolici, ma anche volti, mercati,
feste, bambini. Quella vita 'normale' che è un ricordo lontano.
Castelli le ha scelte tra 550 immagini raccolte nel libro 'La
mia Syria. Prima della Guerra 2009'. "Avrei voluto tornare in
quei luoghi per mettere a fianco le immagini del passato e le
devastazioni di oggi, ma sarebbe stato troppo rischioso",
racconta.
"La mostra - sottolinea Ermanno Tedeschi - vorrebbe suscitare
nell'osservatore il desiderio di salvare la Siria, ciò che ne
resta e, soprattutto, i suoi abitanti. Terra di molte civiltà,
la Siria era ricca di tesori di epoca romana, musulmana e
bizantina, con moschee, chiese e castelli crociati. Ma da quando
il Paese è caduto in un brutale conflitto armato, questo ricco
patrimonio è stato saccheggiato da tutte le parti in conflitto,
regime, ribelli, jihadisti".
Emerge dagli scatti di Castelli la vita di una comunità
multiculturale amalgamata tra i diversi gruppi etnici e
religiosi, soprattutto nei grandi centri urbani. Il conflitto
civile scoppiato nel 2011 - che a fine 2015 ha causato oltre
250.000 vittime - ha spinto a fuggire da quelle terre un quarto
della popolazione. Le fotografie in mostra sono in vendita e il
ricavato sarà devoluto alle popolazioni siriane colpite dal
sisma grazie alla collaborazione della Fondazione La Stampa
Specchio dei Tempi.(ANSAmed).
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Souvenirs siriani, 40 scatti nei luoghi che non ci sono più
Fino al 17/6 a Torino monumenti e scene di vita di prima della guerra