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A Roma da Iran e Israele, due spettacoli su confine e libertà

Nel fine settimana le prime di Jalalieh e Getman al Teatro Biblioteca Quarticciolo

L'artista iraniana Masoumeh Jalalieh

Redazione Ansa

(di Valentina Maresca)

ROMA - Fine settimana capitolino dedicato ai concetti di confine e libertà al Teatro Biblioteca Quarticciolo nell'ambito di 'Diafanie. Materia e Luce, la stagione danza 2023' realizzata dal Centro Nazionale di Produzione della Danza Orbita/Spellbound.

Sabato e domenica, infatti, arrivano a Roma Masoumeh Jalalieh, performer e artista multidisciplinare iraniana residente in Europa, e il coreografo israeliano Michael Getman, che torna a Orbita dopo il successo dello scorso anno. Alle ore 21.00 del 6 maggio e alle ore 17.00 del 7 maggio approderanno in via Ostuni 8 la prima romana dello spettacolo 'B-Or Der' di Jalalieh e la prima nazionale del lavoro 'Songs&Borders' di Getman.

Un programma doppio per due giorni che esemplificano bene una delle linee guida della stagione, ovvero suggerire al pubblico "una serie di approfondimenti che non siano soltanto di natura tecnico-estetica ma in grado di aprirsi a discorsi sociali e culturali più ampi, dando spazio, ad esempio, a proposte provenienti dal bacino del Mediterraneo e del Medio Oriente", come afferma la direttrice Valentina Marini, curatrice dell'intera programmazione di Orbita.

Alla vigilia dell'appuntamento, Masoumeh Jalalieh ha illustrato ad ANSAmed "l'illusione e la mobilità dei confini, e come potrebbero cambiare con il punto di vista o con gli angoli della luce e il posizionamento del pubblico, che influenzano decisamente il corpo e modellano la percezione degli spettatori". La declinazione di Jalalieh dei concetti di confine e libertà nel lavoro che presenterà al Teatro Biblioteca Quarticciolo è attraverso "le immagini e il modo in cui queste possono influenzare le nostre percezioni. A seguire, c'è l'idea del confine che potrebbe offrire limitazioni e protezione allo stesso tempo". E proprio "questa fragile linea" riguardante l'ambivalente concetto di confine è stata per l'artista iraniana primaria fonte di interesse e "la mia ispirazione per realizzare quest'opera".

Non è la prima volta che Jalalieh si esibisce a Roma, "città che è un misto di passato e presente", e l'artista sta lavorando al terzo capitolo dello spettacolo che porterà in scena nel fine settimana. Non è l'unico impegno: "Sto lavorando anche a un altro progetto in collaborazione con un regista e che sarà presentato a Vienna il prossimo anno", ha annunciato. Per informazioni e prenotazioni l'indirizzo è orbitapromozione@gmail.com.

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