(ANSAmed) - NAPOLI, 28 FEB - Un rapporto artistico forte
con Madrid porta a Napoli la mostra "Gli Spagnoli a Napoli - Il
Rinascimento meridionale", che verrà inaugurata il 13 marzo al
Museo e Real Bosco di Capodimonte, dove resterà fino al 25
giugno. La mostra è in partenariato con il Museo Nacional del
Prado, dove una prima versione è stata inaugurata, ottenendo un
notevole successo, il 18 ottobre 2022, e riporterà a Napoli per
la prima volta dopo 400 anni un dipinto di Raffaello, la Madonna
del pesce. Un dipinto che divenne un punto di riferimento
fondamentale per gli artisti attivi a Napoli durante il
Cinquecento, poi trasferita dai governanti spagnoli a Madrid a
metà '600.
La mostra è dedicata a uno dei momenti più fecondi e meno
conosciuti della civiltà artistica napoletana: il trentennio
(1503-1532 circa) che politicamente vide l'estinguersi della
dinastia aragonese, con il passaggio del Regno di Napoli sotto
il dominio della Corona di Spagna. Sotto il profilo culturale,
fu il raggiungimento dell'apice della sua grande stagione
umanistica, con il passaggio di consegne da Giovan Gioviano
Pontano a Iacopo Sannazaro. Le novità artistiche elaborate in
quegli anni da Leonardo, Michelangelo e Raffaello furono
recepite e reinterpretate in modo originale in una Napoli molto
viva nello sviluppo culturale, nuova cinghia di trasmissione
della cultura rinascimentale tra le due sponde del Mediterraneo.
La mostra propone un'ampia rassegna di opere eseguite da
principali artisti spagnoli attivi in quegli anni a Napoli,
quali Pedro Fernández, Bartolomé Ordóñez, Diego de Siloe, Pedro
Machuca, Alonso Berruguete, che sprigionarono una straordinaria
originalità inventiva nel confronto con le opere eseguite dai
massimi protagonisti del Rinascimento italiano. Gli spagnoli
divennero i protagonisti dell'eccezionale stagione artistica
della Napoli di primo Cinquecento, sostenuta dal mecenatismo
degli Ordini religiosi e dell'aristocrazia per opere di
ambiziosa magnificenza, spesso realizzate con durevole marmo di
Carrara. Tornati in patria, gli spagnoli si fecero ambasciatori
di una particolare declinazione della cultura figurativa
dell'alto Rinascimento, sostenuta da inventiva e capacità
tecniche straordinarie.
La mostra è realizzata in collaborazione con l'Ambasciata di
Spagna in Italia e l'Ambasciata italiana a Madrid, con il
Ministero dell'Interno-FEC Fondo edifici di culto e la Curia di
Napoli.(ANSAmed).
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Mostre: a Capodimonte arte spagnola Rinascimento a Napoli
Dal 13 marzo in collaborazione con il museo del Prado