(ANSAmed) - ROMA, 10 GIU - La Fondazione Museo della Shoah
presenta la prima edizione di "La Shoah nel cinema italiano" una
rassegna di film a cura di Isabella insolvibile, dedicati al
tema della Shoah in Italia.
Le proiezioni, aperte al pubblico e gratuite previa
prenotazione, saranno precedute da un incontro tra la curatrice
e alcuni dei protagonisti della critica e della cinematografia
nazionale.
Il primo appuntamento si terrà alla Casina dei Vallati, lunedì
13 giugno alle ore 20.30 con Hotel Meina, per la regia di Carlo
Lizzani, uscito nel 2007 e ispirato all'omonimo saggio di Marco
Nozza.
Il film narra le vicende avvenute, nel settembre-ottobre 1943,
nella cornice del Lago Maggiore, dove ha luogo la prima strage
di ebrei dopo l'armistizio.
All'incontro interverrà Enrico Magrelli, critico cinematografico
e autore televisivo e radiofonico.
Il secondo appuntamento è previsto per lunedì 20 giugno alle ore
20.30, sempre alla Casina dei Vallati, con un grande classico
del cinema italiano: Il Giardino dei Finzi Contini. Il film,
tratto dall'omonimo romanzo di Giorgio Bassani e diretto da
Vittorio de Sica fu accolto alla sua uscita nel 1970 con
grandissimo favore dal pubblico e vinse l'Oscar come Miglior
film Straniero nel 1972, dopo aver vinto nell'anno precedente
l'Orso d'oro a Berlino, due David di Donatello, quattro Nastri
d'argento e un Globo d'oro. La storia narra la tragica sorte di
una ricca famiglia ebrea di Ferrara, i Finzi Contini, e le loro
vicissitudini durante il fascismo e la seconda guerra mondiale,
dalla promulgazione delle leggi antiebraiche del 1938 in poi.
La curatrice ne parla con Steve Della Casa, critico
cinematografico e autore radiofonico e televisivo.
La rassegna si chiuderà a luglio con Bocche inutili di Claudio
Uberti interpretato da Margot Sikabonyi, Lorenza Indovina, Nina
Torresi, Morena Gentile, Anna Gargano, Sara Zanier, Lavinia
Cipriani con la partecipazione di Patrizia Loreti.
Il film verrà presentato all'Isola Tiberina in una serata-evento
nell'ambito del festival L'Isola del Cinema, giunto alla sua 28°
edizione.
La storia, che prende spunto da testimonianze reali e
documentate di donne sopravvissute alla Shoah, racconta dei
rapporti tra donne all'interno della società del lager, della
violenza che essa esercitò su di loro, ma anche dei meccanismi
di solidarietà che scattarono al di là dell'orrore. Come spiega
il regista, "la peculiarità che attraversa il film e ne segna
l'originalità è caratterizzata dal concetto dominante di
femminilità negata. Concetto questo che, se per un verso fa
luce, per la prima volta, su un non-detto circa la resa
cinematografica della Shoah, per l'altro fa segno, sia pure
indirettamente, alla piaga legata alla violenza sulle donne".
Per prenotazioni: eventi@museodellashoah.it (ANSAmed).
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A Roma la prima edizione di 'La Shoah nel cinema italiano'
Cineforum alla Casina dei Vallati, dal 13 giugno