(ANSAmed) - ROMA, 21 AGO - In occasione del settantesimo
anniversario della fondazione dello Stato di Israele e a un anno
dalla scomparsa di David Rubinger (29 giugno 1924 - 2 marzo
2017), Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale -
Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, la Comunità Ebraica
di Roma e l'Ambasciata di Israele in Italia promuovono una
mostra dedicata al fotografo curata da Edvige Della Valle e
ospitata dal Museo di Roma in Trastevere dal 7 settembre al 4
novembre 2018, con i servizi museali di Zètema Progetto Cultura.
Per i possessori della nuova MIC Card - che al costo di soli 5
euro consente a residenti e studenti l'ingresso illimitato per
12 mesi nei Musei Civici - l'ingresso alla mostra è gratuito.
In esposizione oltre settanta fotografie in bianco e nero e a
colori di dimensioni diverse. Con una particolare sensibilità
artistica e umana Rubinger è riuscito, attraverso il suo
occhio-obiettivo, a raccontare i grandi eventi della storia
contemporanea, fatti di persone e di luoghi significativi per la
memoria dello Stato ebraico. Alcuni di questi scatti possono
definirsi iconici, come la celebre fotografia che ritrae tre
paracadutisti in primo piano ripresi davanti il Kotel (Muro del
pianto), il 7 giugno 1967, un'immagine che ha contribuito a
definire la coscienza nazionale dello Stato d'Israele.
La storia è fatta dagli uomini, sembra dire Rubinger. Uomini,
donne e bambini comuni, ma anche personaggi che hanno saputo
cambiare il corso degli eventi, sono le stesse persone che il
fotografo ha catturato nei momenti di vita privata, da Moshe
Dayan a Yitzhak Rabin, da Ben Gurion a Golda Meir.
David Rubinger era nato a Vienna nel 1924 ed era emigrato in
Palestina nel 1939 per sfuggire alle persecuzioni naziste. Ha
scoperto la fotografia mentre, nel corso della Seconda Guerra
Mondiale, prestava servizio nella Brigata Ebraica dell'esercito
britannico. Rubinger è stato fotoreporter per la rivista HaOlam
HaZeh dal 1951, dove lavorò per due anni. Quindi si unì allo
staff di Yediot Aharonot, e poi a quello di The Jerusalem Post.
Nel 1954 iniziò a collaborare con Time-Life, dove ha poi
lavorato per più di 50 anni.
Era l'unico fotografo autorizzato a entrare e scattare nella
mensa della Knesset, il Parlamento israeliano.
Nel 1997 è stato insignito della più alta onorificenza di
Israele, il Premio Israele. È mancato a Gerusalemme nel 2017.
(ANSAmed).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Mostre: a Roma la fotografia di Rubinger, nel 70.mo Israele
Scatti testimoniano tappe fondamentali stato ebraico