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'Mediterraneo Downtown',flussi e mutazioni in mostra a Prato

Da scambi immateriali tra le 2 sponde ai bimbi a confini Europa

Redazione Ansa

(ANSAmed) - PRATO - "Per tradizione il Mediterraneo è stato il luogo dello scambio tra popoli, culture, cose". La presentazione di "Identités fluides", mostra multimediale ideata dal Dipartimento di design dell'Università di Firenze (Dida), racconta il senso di alcune mostre del festival 'Mediterraneo Downtown', a Prato 3-6 maggio 2018): è infatti il fluire delle cose e delle persone, sono le mutazioni e i cambiamenti, sono le contaminazioni e i percorsi, a tessere il filo che sottende a tutte le quattro mostre presenti al Festival. A partire proprio dalla mostra, che accompagna anche una pubblicazione omonima, che Giuseppe Lotti e Debora Giorgi, insegnanti del Dida, hanno curato e realizzato nel 2016 esponendola anche al Museo Bardo di Tunisi: proiezioni multimediali, video mapping con al centro il design, il fluire di oggetti e simboli a raccontare gli scambi materiali e immateriali tra le due sponde. Quando a "fluire" sono invece le persone, ci sono tante storie da raccontare, ed è quello che fa la mostra del Museo Migrante, "Storie di bambini ai confini con l'Europa". La esposizione racconta le tappe di un viaggio che va dal passaggio dei confini fino alla vista di un nuovo orizzonte, attraversando dolore, spaesamento e oppressione. La mostra è accompagnata da video, mappe e un reading sulle storie dei ragazzi e delle ragazze che hanno intrapreso il viaggio verso l'Europa. Le loro testimonianze sono state raccolte dai giornalisti Valerio Caltaldi e Francesca Mannocchi.

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