(di Cristiana Missori)
(ANSAmed) - TORINO, 9 MAG - Il mondo arabo non è una regione
omogenea e non esporta soltanto conflitti, ma idee e cultura, in
tutte le sue declinazioni. L'edizione numero XXIX del Salone
internazionale del Libro di Torino (dal 12 al 16 maggio) apre
una finestra sul mondo arabo.
Un giro d'orizzonte basato su ''di un criterio geo-culturale
e non più geopolitico - spiegano gli organizzatori -, come
doveva essere all'inizio, con l'invito poi ritirato all'Arabia
Saudita in seguito alla condanna a morte di un ventenne, Al
Nimr, per una manifestazione contro il regime''.
Un focus, quello di ''Anime arabe'', che indubbiamente punta
sulla letteratura dei Paesi arabi realizzato grazie alla
supervisione di Paola Caridi e Lucia Sorbera che, a guardare
attentamente il denso programma in cartellone, va molto oltre.
''Tentando di evitare che si cada in un altro tipo di
orientalismo, quello che considera gli arabi soltanto per la
loro cifra letteraria'', come spiega all'ANSA Caridi, che
aggiunge: ''volevamo portare le idee, non soltanto la
letteratura, e offrire un altro punto di vista sulla regione''.
Al Salone, racconta, ''ci saranno autori poco noti; che non
possono esserci perché hanno negato loro il visto o perché in
carcere; e autori scomparsi, come testimoniano gli omaggi a
Mahmoud Darwish, Fatima Mernissi, Assia Djebbar'', o Nizar
Qabbani, uno dei più famosi e osannati artisti del Novecento''.
Parlare di mondo arabo, prosegue, significa parlare della
realtà tanto politica quanto sociale.
E cosi', tra le decine di appuntamenti previsti, si parlerà
di Siria (giovedì 12 maggio) con il giornalista italo-siriano
Shady Hamadi, autore de Esilio dalla Siria. Una lotta contro
l'indifferenza (edizioni Add); di Egitto (sempre il 12 maggio)
con la presentazione delle ''Conclusioni del convegno
'Desaparecisos/Mukhtafun in Egypt. An old story in a new
scenario?'', e Cairo Times (sabato 14 maggio) per raccontarne la
realtà culturale, sociale e politica insieme a tre egiziane:
Lina Atallah, Ahdaf Soueif e May Telmissany; di identità dei
giovani musulmani che vivono in Europa (il 12/5) insieme a
Chaimaa Fatihi, autrice di Non ci avrete mai (Rizzoli); di
guerra all'Isis, con la testimonianza d'eccezione di Karim
Franceschi, l'unico italiano andato in Siria per combattere il
sedicente stato islamico, in occasione dell'uscita de Il
combattente. Storia dell'italiano che ha difeso Kobane dall'Isis
(Rizzoli); di archeologia ferita e terrorismo, con Moncef Ben
Moussa, direttore del Museo del Bardo di Tunisi - sotto attacco
terroristico nel marzo 2015; di diritti mancati e totalitarismi,
con Boualem Sansal che venerdì 13 maggio presenterà il suo
pluripremiato romanzo 2084. La fine del mondo. (Neri Pozza).
A parlare di sessualità, tema tanto scomodo quanto ancora
tabù, sarà invece Leila Slimani, in occasione dell'uscita del
suo romanzo d'esordio Nel giardino dell'orco (Rizzoli) con cui
ha vinto il prestigioso Prix Mamoumia.
Parlare di autori arabi vuol dire anche ricordare tutti
quelli arrestati, che non hanno potuto pubblicare le loro opere
in patria, o a cui è stato proibito lasciare il Paese. Nel corso
di ''Quaderni dal carcere arabo'' (sabato 14) alcune delle voci
più significative del panorama culturale arabo e italiano si
uniranno in una maratona letteraria per leggere brani scelti di
autori che sono incarcerati: Ahmed Nagi (Egitto, edito da Il
Sirente), Abdo Khal (Arabia Saudita), Ala' Abdel Fattah
(Egitto), Muhammad Dibo (Siria, edito da Il Sirente), Mustafa
Khalifa (Siria), Muhsin al- Ramli (Iraq), Ashraf Fayyadh
(Palestina/Arabia Saudita), Badriya al Bishr (Arabia Saudita) e
Fatna el-Bouih (Marocco).
Infine, al Salone non potevano poi mancare nomi importanti
quali Adonis (sabato 14), che presenterà il libro Violenza e
islam (Ugo Guanda Editore), con cui investe coraggiosamente i
nodi al centro del dibattito; Tahar Ben Jeloun, con il suo
ultimo romanzo: Matrimonio di piacere (La Nave di Teseo
Editore); Yasmina Khadra (domenica 15), nom de plume di uno dei
più prolifici e controversi autori algerini (che interverrà
domenica 15) e l'omaggio alla matematica araba, con la lectio
magistralis di Piergiorgio Odifreddi (lunedi' 16). (ANSAmed).
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Libri: una finestra sul mondo arabo al Salone di Torino
Dal 12/5 non solo letteratura ma giro orizzonte 'geo-culturale'