(ANSAmed) - VENEZIA, 21 MAR - La ricostruzione della Siria
riparte da Venezia. Il 7 e 8 aprile, nella città lagunare,
Università di Architettura di Venezia IUAV in collaborazione con
la Facoltà di Architettura di Damasco organizza un convegno di
due giorni. Obiettivo: presentare una Carta di Venezia della
Ricostruzione articolata in dieci punti. Azioni, spiegano i
promotori, ritenute necessarie per la rinascita sostenibile
delle città distrutte dalla guerra. Tra gli invitati figurano
attori ancora oggi attivi in Siria, come i rappresentati
dell'Università di Damasco, del Syrian Center for Policy
Research e dell'Observatory of Architecture and Urbanism, oltre
a esponenti del MIT di Boston e dell'Institute for Digital
Archeology di Oxford, impegnati nella mappatura digitale del
conflitto.
Nella prima giornata di lavori, cui prenderanno parte il
rettore dell'ateneo, Alberto Ferlenga, il direttore della Scuola
di Dottorato Benno Albrecht e il direttore del Dipartimento di
Culture del Progetto Carlo Magnani, ci saranno anche esperti in
restauro urbano come Omar Abdulaziz Hallaj (Common Space
Initiative, Beirut) e Salma Samar Damluji (American University
di Beirut), nella storia della città araba come Nasser Rabbat,
MIT di Boston, e nella gestione delle emergenze come Sultan
Barakat e Jorge Lobos. Il secondo giorno vedrà l'intervento del
semiologo Paolo Fabbri che omaggerà Palmira e il coraggio
dell'archeologo Khaled Al Asaad (ucciso dall'Isis quale
difensore dei resti della città mediorientale) in una
discussione con Monica Centanni, Iuav, e Manar Hammad. A seguire
Farrok Derakhshani, dell'Aga Kahn Foundation, modererà il
dibattito che consentirà di giungere alla stesura definitiva
della carta. (ANSAmed).
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Siria: Università Venezia e Damasco unite per ricostruzione
Il 7-8/4 conferenza presenterà Carta in 10 punti per rinascita