(ANSAmed) - ROMA, 07 GEN - Il Centro Studi e Ricerche Idos
inizia il nuovo anno collaborando all'organizzazione di un
importante evento sul tema ''Migrazioni e relazioni
internazionali. L'Agenda Italia-Africa'', realizzato dal Centro
Piemontese di Studi Africani con la partecipazione di varie
organizzazioni e il supporto del ministero degli Affari Esteri e
della Cooperazione Internazionale. Al convegno, che si svolgerà
martedì 12 gennaio, dalle 10.00 alle 13.00, alla Sala delle
Conferenze Internazionali della Farnesina, interverranno per
l'Italia anche il ministro Paolo Gentiloni, e per il Marocco il
ministro delle Migrazioni e delle Diaspore, Anis Birrou.
Relatori della prima sessione, moderata da Alberto Negri de ''Il
Sole 24 Ore'', saranno Pietro Marcenaro, Ferruccio Pastore,
Gianni Bonvicini e Luigi Manconi.
Relatori della seconda sessione, Massimo Livi Bacci, Lia
Quartapelle, Mario Deaglio e Piero Fassino. Moderatore Ugo
Melchionda, presidente di Idos. Nel corso del convegno verrà
presentata la ricerca svolta dall'Idos e dal Circolo di Studi
Diplomatici ''Mediterraneo. Geopolitica, migrazioni e sviluppo.
Scenari attuali, dati statistici e prospettive'', pubblicata nel
novembre 2015 con il patrocinio della Direzione Generale della
Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri.
La monografia è frutto delle sinergie attivate tra il Circolo di
Studi Diplomatici e il Centro Studi e Ricerche Idos grazie alle
rispettive competenze nell'ambito della politica internazionale
e dei fenomeni migratori. Ciò ha consentito di valorizzare il
lungo passato migratorio dell'Italia, di prendere in
considerazione il suo attuale impegno come paese di immigrazione
e di fare ad essi riferimento nello scenario del Mediterraneo,
collegando le due sponde in un'ottica di politica internazionale
mirante ad innescare processi di co-sviluppo in grado di
superare le attuali criticità. Il tema è stato ritenuto di
interesse dal Ministero degli Affari Esteri, che lo ha incluso
tra gli approfondimenti condotti in occasione dell'Expo
universale. La prima parte, dedicata alla ''Geopolitica del
Mediterraneo e delle aree limitrofe'', è stata curata da un
gruppo di ex ambasciatori che sono membri del Circolo di Studi
Diplomatici, persone che hanno avuto modo di conoscere i
problemi sul campo e di rappresentare le posizioni della
politica estera italiana e del suo impegno per la cooperazione
allo sviluppo. Queste annotazioni offrono, in sintesi, la
situazione dei Paesi del Mediterraneo (Marocco, Tunisia,
Algeria, Libia, Egitto, Siria), dei Paesi del Golfo, del Sudan,
del Corno d'Africa e di un gruppo di Paesi asiatici, i cui
flussi migratori hanno comunque un impatto sul Mediterraneo
(Afghanistan, Bangladesh, Pakistan e Sri Lanka).
La seconda parte ''Emigrazione, immigrazione e necessità di
nuove politiche'' è stata curata dai redattori Idos, che nel
corso della loro esperienza ultradecennale hanno avuto modo di
approfondire i temi legati all'esodo degli italiani, iniziato
fin dall'Unità d'Italia, e alla relativamente nuova esperienza
che l'Italia sta vivendo come paese di immigrazione a partire
dalla metà degli anni '70. Il Marocco, la Tunisia, l'Algeria,
l'Egitto, che ora hanno significative diaspore in Italia, fino
alla seconda guerra mondiale e alla fine dell'era coloniale sono
state un'area di sbocco per gli emigrati italiani (e anche per i
rifugiati politici nel periodo del Risorgimento), mentre in
Libia e in Albania la presenza italiana è dovuta a una vera e
propria occupazione. Il fatto di esaminare congiuntamente i due
flussi di segno opposto e di trovare i collegamenti tra storia e
attualità costituisce un fattore di pregio di questa ricerca. La
parte conclusiva è costituita da due capitoli, dedicato l'uno
all'imprenditoria degli immigrati e al ruolo delle piccole e
medie imprese italiane come fattori propulsivo tra le due
sponde, e l'altro alle realizzazioni e alle prospettive di
intervento della cooperazione italiana, sottolineando in tal
modo l'ottica operativa della ricerca.
Come sottolineano nell'introduzione i curatori Ugo Melchionda,
Roberto Nigido e Franco Pittau, questo volume è ''un paradigma
in cui geopolitica, emigrazione, immigrazione e sviluppo del
Mediterraneo sono altrettanti fattori di cui tener conto per far
ripartire un progetto di co-sviluppo euro mediterraneo, che
possa riprendere, su una base concreta e fondata nelle dinamiche
reali, le mosse dell'oramai archiviato processo di Barcellona
degli anni passati. (ANSAmed)
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Farnesina, convegno su 'Agenda Italia-Africa' il 12
Focus su 'Migrazioni e relazioni internazionali'