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Med: convegno,Crisi umanitarie, politiche e ruoli Paesi area

A Stintino il 4 dicembre esperti a confronto in 'Dialogando'

Redazione Ansa

(ANSAmed) - STINTINO (SASSARI) 30 NOV - Ritorna a Stintino "Dialogando" e questa volta concentrerà la sua attenzione sulle "Crisi umanitarie nel Mediterraneo, conseguenze e risposte". Il 4 dicembre la sala consiliare del Comune di Stintino vedrà esperti, religiosi, politici e docenti universitari concentrarsi sul fenomeno dei grandi flussi migratori che stanno interessando il Mediterraneo, creando crisi umanitarie. Sono centinaia di migliaia gli uomini, le donne e i bambini che, dalle sponde del Nord Africa o dal Medio Oriente, a causa dell'instabilità politica o delle guerre presenti nei loro paesi cercano di raggiungere l'Europa. Questi eventi hanno aumentato la necessità di garantire risposte immediate, coordinate e comuni.

La seconda edizione dell'appuntamento avviato a gennaio di quest'anno dal Comune di Stintino, in collaborazione con l'associazione Il Tempo della Memoria e il Mediterranean Gulf Forum, nelle intenzioni degli organizzatori vuole tenere vivo il dialogo e il confronto tra popoli di culture diverse. La prima esperienza aveva visto protagonisti i rappresentanti delle comunità cristiane e musulmane in Italia, in Europa e nel Medio Oriente. L'incontro sarà anche l'occasione per inaugurare il presepe a grandezza naturale che quest'anno si arricchisce di nuove statue.

I lavori del convegno "Crisi umanitarie nel Mediterraneo, conseguenze e risposte", saranno divisi in due sessioni, una mattutina e una pomeridiana. Alle 10, nella prima parte, dopo i saluti del sindaco di Stintino Antonio Diana, sarà Luigi Berlinguer, già ministro della Pubblica istruzione, a introdurre gli ospiti e illustrare i contenuti dell'incontro.

L'obiettivo è quello di analizzare i motivi delle crisi umanitarie che, in questo periodo, stanno interessando l'area del Mediterraneo. Si discuterà delle possibili linee politiche e giuridiche da attuare a livello locale, nazionale e internazionale per prevenire efficacemente questo fenomeno.

A moderare gli interventi della prima sessione sarà Amer Al Sabaileh, segretario generale del Mediterranean Gulf Forum.

Seguiranno quindi le relazioni di Vera Yammine rappresentante del partito politico libanese Al Marada, di Henri Malosse (Francia) già presidente e membro del Comitato economico e sociale europeo, di Mustafa Ali Rugibani ambasciatore della Libia presso la Santa Sede, di Rami Wriekat segretario generale del ministero degli Affari politici e parlamentari di Giordania, di Mariano Rabino parlamentare italiano e membro della commissione Affari Esteri e di Salvatore Cicu parlamentare europeo e vicepresidente della delegazione per le relazioni con la Penisola Araba.

La sessione pomeridiana delle 15, moderata dal presidente regionale dell'Ordine dei giornalisti della Sardegna Francesco Birocchi, analizzerà il ruolo italiano nella crisi ed esplorerà il ruolo dei Paesi di transito come il Libano e la Tunisia.

Seguiranno le relazioni di Mezri Haddad già ambasciatore della Tunisia all'Unesco, di Don Gaetano Galia della Caritas Sardegna, di Hassan Jouni docente di Diritto Internazionale in Libano, di Sergio Giangregorio presidente del Centro europeo di orientamento e studi e dell'ammiraglio Mario Rino Me già presidente del Comitato direttivo delle iniziative 5 + 5 Difesa e capo di Gabinetto del Comitato militare della Nato. (ANSAmed) Leggi l'articolo completo su ANSA.it