(ANSAmed) - Firenze, 19 set - Arrivano dall'Egitto, dalla
Tunisia, dal Marocco ma anche dalla Siria, dalla Turchia, dalla
Grecia e dalla Spagna. Sono 27 gli ospiti internazionali, tra
attivisti, artisti, intellettuali, che parteciperanno al
Sabirmaydan ,il primo forum della cittadinanza mediterranea
organizzato dall'ong Cospe che si terrà il 28 settembre prossimo
a Messina, nell'ambito della prima edizione del "SabirFest.
Vivere il Mediterraneo", il festival di letteratura organizzato
da Mesogea.
Realizzato grazie a una campagna di crowdfunding di grande
successo sulla piattaforma "Produzioni dal Basso", Sabirmaydan
presenta una serie di dialoghi che metteranno a confronto
rappresentanti dei movimenti, della società civile e dei media
della sponda nord e sud del Mediterraneo sui temi dei diritti
umani, della giustizia sociale, della libertà d'espressione, dei
diritti delle donne, dell'arte come strumento di cambiamento
sociale e molti altri ancora.
Sono infatti rappresentanti delle cosiddette primavere arabe,
dgli indignados, delle rivolte anti austerity, ma anche del
Teatro Valle occupato e dei no TAV italiani quelli che si
incontreranno nella "piazza" del Sabir per discutere di contesti
e prospettive comuni per la costruzione di una cittadinanza
mediterranea. Tra loro: Lina Ben Mhenni, Pietro dall'Oglio,
Nathalie Galesne, Kamal Lahbib, Esraa Abdel Fattah, Sylvia de
Fanti.
Sono otto le sessioni di eventi che si svolgeranno nella
giornata di domenica e che alterneranno dibattiti a contributi
video e collegamenti skype con ospiti che non sono potuti
arrivare, come nel caso di Ibrahim As-Shatali dalla Palestina.
"Sabirmaydan - ha detto Fabio Laurenzi presidente COSPE in
conferenza stampa - si configura infatti uno spazio di
espressione, creatività, confronto tra protagonisti e movimenti
dai territori del Mediterraneo, ricchi di storia e cultura, ma
alla ricerca di diritti civili e nuove opportunità di riscatto.
Territorio di frontiera, come un ponte tra due mondi,
Sabirmaydan, vuole essere una vera e propria agorà in cui
preparare il Mediterraneo di domani, per costruire le condizioni
e mettere in piedi gli strumenti per l'integrazione tra i popoli
della regione, culla delle civiltà d'Oriente e d'Occidente" .
Una piazza ("Maydan" in arabo), dunque, per discutere degli
scenari politico-sociali del Mediterraneo dopo i cambiamenti
degli ultimi anni. Anni in cui la piazza è diventata appunto
teatro e simbolo di rivendicazioni sociali e della richiesta di
maggiori diritti civili e libertà da parte delle nuove
generazioni dei paesi del Sud e del Nord del Mediterraneo.
Il forum è dedicato a Padre Paolo Dall'Oglio, il gesuita
rapito in Siria un anno fa (29 luglio 2013), e al blogger e
attivista egiziano Alaa Abd El Fattah, amico ed ex collaboratore
di COSPE, che è stato rilasciato su cauzione il 12 settembre
scorso, dopo aver intrapreso uno sciopero della fame nel carcere
dove stava scontando 15 anni di pena.
Il forum si concluderà con il lancio di un manifesto per la
costruzione di un percorso di cittadinanza attiva
transmediterranea dal basso - e lo spettacolo/ performance di
Pietro Dall'Oglio, fratello di Padre Paolo. (ANSAmed).
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A Messina Sabirmaydan, primo forum cittadinanza Mediterranea
Il 28 settembre, dialoghi tra artisti, attivisti e intellettuali