(ANSAmed) - ROMA - La porta dell'Europa, e non un simbolo
della tragedia dell'immigrazione di popoli in fuga. E'
l'immagine con cui l'isola si propone con il Sabir Festival, il
Festival diffuso delle culture mediterranee, promosso da Arci,
Comitato 3 ottobre e Comune di Lampedusa con il patrocinio di
Presidenza del Consiglio e Rai, dall'1 a 5 ottobre.
Un evento internazionale, culturale e politico, che partendo
dalla societa' civile si lega alle istituzioni. A partire dal
nome (il Sabir era un idioma parlato in tutti i porti del
Mediterraneo dal Medioevo fino al XIX secolo), la manifestazione
sara' lo strumento ideale per costruire una nuova idea di
cittadinanza mediterranea, ma anche uno spazio di solidarieta' e
accoglienza vera per chi fugge da guerre e poverta', al di la'
di interventi emergenziali.
Anche il periodo scelto non e' casuale: Sabir ricordera' il
primo anniversario della strage del 3 ottobre 2013, in cui
morirono 368 migranti, attraverso una marcia silenziosa che si
concludera' con una cerimonia interreligiosa, il lancio di 368
lanterne nel cielo, un flashmob, una mostra fotografica e un
murales.
Fra gli artisti attesi Ascanio Celestini e Fiorella Mannoia,
l'Orchestra di Piazza Vittorio, ma anche Erri De Luca, Giuseppe
Catozzella, Tahar Lamri e Doha Boraki. Ma tra teatro, musica e
letteratura ci sara' spazio anche per dibattiti e laboratori
intorno a due temi principali, ''Migrazioni'' e ''Partecipazione
e democrazia euro mediterranea''.
Info su http://www.festivalsabirlampedusa.it/it/. (ANSAmed).
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Sabir Festival, a Lampedusa incontro culture mediterranee
Artisti e scrittori per parlare di cittadinanza e accoglienza